C’è tempo fino al 31 maggio per richiedere la deroga dall’obbligo di contribuzione minima dovuta a Inarcassa. Ingegneri e architetti che ritengono di percepire nel 2019 un reddito inferiore a 16.138 euro, infatti, possono scegliere di non versare il minimo soggettivo e pagare a dicembre 2020 il 14,5% del reddito effettivamente prodotto.
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Per richiedere la deroga è necessario inviare la domanda esclusivamente in via telematica accedendo all’applicativo disponibile nell’area riservata del portale Inarcassa Online, selezionando il menu “Agevolazioni – Deroga contributo soggettivo minimo”.
La facoltà può essere esercitata fino a cinque volte nell’arco della propria carriera lavorativa, con la possibilità di reintegrare gli importi non versati richiedendone il riscatto nei cinque anni successivi.
Per i professionisti iscritti a Inarcassa che usufruiscono della deroga, in ogni caso, vengono garantiti i servizi di assistenza (maternità, sussidi, indennità temporanea inabilità, mutui, finanziamenti) e la possibilità di presentare domanda di riscatto (laurea, servizio militare, periodi di lavoro all’estero) o di ricongiunzione dei periodi assicurativi maturati presso altre gestioni previdenziali.
Il contributo minimo integrativo e quello di maternità, inoltre, devono essere versati rispettivamente entro il 30 giugno e il 30 settembre dell’anno in corso.