Il 2018 ha visto crescere le retribuzioni su tutto il territorio nazionale, importi che sembrano reggere bene all’inflazione e che premiano soprattutto i quadri aziendali.
Secondo la 27a edizione del Rapporto sulle Retribuzioni in Italia elaborato da OD&M Consulting (Gi Group), sono proprio i quadri a raggiungere i 62.611 euro di retribuzione totale annua – RTA (+3,5% sul 2017), seguiti dagli impiegati che si fermano a quota 32.082 euro (+2,8%). Minore l’aumento per gli operai, con un salario di 27.065 euro (+1,5%), così come per i dirigenti che ottengono con una RTA di 130.679 euro (+0,9%).
Osservando i dati relativi ai macro-settori, la Finanza garantisce i maggiori compensi per i dirigenti (146.539 euro di RTA, il 12,1% in più della media nazionale) e i quadri (64.389 euro), mentre l’Industria paga meglio gli stipendi di impiegati (35.074 euro) e operai (27.814 euro).
Il gap di genere si riduce sia per i quadri e, in misura meno evidente, anche per dirigenti e impiegati. La forbice è meno ampia soprattutto nelle aree funzionali dove la presenza femminile è maggiore, come nelle risorse umane.
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Sono i giovani laureati, infine, a ottenere una retribuzione più alta rispetto a chi non ha conseguito il titolo di studio e la differenza varia tra il 18,2% e il 19,6% sulla RTA tenendo conto degli anni di esperienza lavorativa conseguita.
È nel Nord Ovest che le retribuzioni sono più elevate e a trarne vantaggio sono specialmente gli impiegati, i quali con 33.232 euro di RTA percepiscono il 18,4% in più dei colleghi attivi al Sud e nelle Isole (28.073 euro). A seguire si collocano le retribuzioni del Nord Est e del Centro. Il divario tra Nord e Sud per i dirigenti, infine, raggiunge il minimo nell’ultimo quinquennio.
Il Report
La valutazione macro-economica traccia i contorni e definisce l’evoluzione del mercato delle retribuzioni nel 2018, con i suoi più recenti trend, analizzando retribuzione totale annua (RTA) e gli elementi che la compongono (retribuzione fissa e variabile). Viene analizzato anche il valore monetario dei servizi di Welfare e dei benefit.
Sono presi in considerazione tutti gli scostamenti 2018 – 2014 e dati del 2018 in funzione di categorie professionali (dirigenti, quadri, impiegati, operai), aree funzionali e territoriali, regioni e province, comparti e dimensioni aziendali, genere ed età.