Aumentano le iniziative di sostegno a favore dei liberi professionisti promosse dalle casse private, che stando a quanto previsto dal Decreto Crescita – attualmente ancora in fase di esame – potranno destinare fino al 5% dei rendimenti lordi cumulati del patrimonio per supportare il reddito degli iscritti e promuovere nuovi strumenti di welfare.
Gli enti di previdenza sono chiamati a prevedere una serie di misure volte a favorire l’attività dei liberi professionisti e l’inserimento di giovani professionisti nel mondo del lavoro.
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La bozza del decreto parla di forme di tutela di natura socio-assistenziale ma anche di sostegno al reddito e all’esercizio della libera professione, tutte misure che potranno essere varate utilizzando una quota fino al 5% dei rendimenti lordi cumulati del patrimonio delle singole gestioni.
Il provvedimento menziona, nel dettaglio, polizze sanitarie integrative, tutela per la disabilità, ospitalità in case di riposo e assistenza, tutela per la genitorialità del professionista e in caso di invalidità temporanea.
Sono previste anche iniziative per favorire l’accesso al credito e per agevolare l’acquisto della prima casa, così come per avviare lo studio professionale e per la formazione.