Botta e risposta tra Ministero Economia e Finanze e professionisti in merito al bando relativo al conferimento di incarichi di consulenza a titolo gratuito sul diritto societario, bancario, dei mercati e intermediari finanziari.
La pubblicazione dell’avviso ha scatenato non poche polemiche: i presidenti dei Consigli nazionali degli avvocati, dei commercialisti e dei notai, hanno inviato una lettera al Ministro Giovanni Tria segnalando come il bando rischi violare la normativa sull’equo compenso.
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La risposta del MEF, con un comunicato stampa ufficiale, ha infine chiarito l’intento dell’iniziativa: il bando non va interpretato come un’opportunità lavorativa.
La parola “consulenza gratuita” – pure se richiamata nel bando – non è da intendersi come rapporto di lavoro o fornitura di un servizio professionale, che come tale sarebbe regolato dalle procedure del Codice degli Appalti.
L’invito è rivolto a personalità del mondo accademico in ottica di collaborazione istituzionale, attraverso la condivisione della propria esperienza in termini di idee e soluzioni tecniche per materie complesse.
Nessun professionista leso, nessuna regola violata.
Il MEF sottolinea che simili forme di collaborazione gratuita sono diffuse in molte Pubbliche Amministrazioni e ribadisce come il tema dell’equo compenso si riferisca a rapporti professionali di lavoro nell’ambito del settore privato.