Si conclude il 4 luglio l’iter di riforma dell’Ordinamento professionale dei commercialisti e dei dottori contabili, occasione di confronto che coinvolgerà tutti gli iscritti e che riguarda diverse proposte di modifica della legge istitutiva della professione.
Come sottolineato dal CNDCEC, le proposte di riforma sono state diffuse ai vari Ordini territoriali e riguardano, tra le altre cose, il tirocinio che consente di ottenere l’abilitazione alla professione e lo stesso esame di Stato.
Precisamente, si propone di modificare la durata del tirocinio passando da 18 a 36 mesi di praticantato per allinearlo a quello dei revisori, dando la possibilità di svolgere due anni di questa formazione durante il corso di laurea. Il tirocinio, come noto, deve essere svolto presso dottore commercialista o un esperto contabile che sia iscritto nell’Albo da almeno 5 anni.
Per quanto riguarda l’esame di Stato, invece, viene proposta l’eliminazione della terza prova da sostituire con quella in materia di revisione prevista dal DM 63/2016, al fine di abrogare la quarta prova aggiuntiva introdotta per ottenere l’equipollenza con i revisori legali.
Pur nella piena consapevolezza che la nostra professione è oggi quotidianamente impegnata a lavorare in un contesto politico ed economico sempre più difficile – ha affermato il presidente nazionale della categoria, Massimo Miani – che richiede da parte degli organi rappresentativi una costante presenza nel dibattito sugli innumerevoli temi che investono la nostra attività, abbiamo deciso di continuare a ragionare anche sulla revisione del nostro Ordinamento, convinti che esso possa costituire un importante strumento per la nostra crescita.