Con la Circolare n. 69/2018, l’INPS ha fornito istruzioni operative cerca le previsioni della Legge n. 81/2017, integrative del concetto di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’art. 52, comma 2 del D.Lgs n. 81/2015, sulle tutele per il lavoro autonomo non imprenditoriale in caso di malattia o infortunio grave.
Jobs Act Autonomi
Ricordiamo che il Jobs Act Autonomi ha ampliato i requisiti ed introdotto nuove tutele previdenziali per gli autonomi, come congedo parentale per gli iscritti alla Gestione Separata, l’astensione obbligatoria per le lavoratrici autonome e la possibilità di sospendere il rapporto di lavoro per un periodo non superiore a centocinquanta giorni per anno solare, senza diritto al corrispettivo.
Malattie e infortuni
Dopo aver richiamato l’ambito applicativo del Jobs Act Autonomi, l’Istituto fornisce indicazioni in merito alla possibilità per i professionisti che svolgono lavoro autonomo non imprenditoriale di sospendere i versamenti contributivi in caso di malattia o infortunio grave, tale da impedire lo svolgimento dell’attività lavorativa per oltre sessanta giorni.
La sospensione dei contributi in caso di malattia o infortunio grave opera per l’intera durata della malattia o dell’infortunio fino ad un massimo di due anni. Al termine della sospensione, il lavoratore deve versare i contributi e i premi maturati durante il periodo sospensivo in un numero di rate mensili pari a tre volte i mesi di sospensione.
Si tratta di disposizioni che interessano sia i titolari di partita IVA sia i collaboratori coordinati e continuativi indicati dall’articolo 52, comma 2, del D.lgs n. 81/2015, il cui rapporto di lavoro presenta le caratteristiche individuate dall’articolo 15 della legge n. 81/2017.