La Regione Toscana dà il via libera all’equo compenso per i professionisti che collaborano con la Pubblica Amministrazione, sia per quanto riguarda l’amministrazione regionale sia per gli enti collegati.
La nuova delibera della Giunta amplia quindi la normativa nazionale rivolgendosi alle aziende sanitarie e ad altre amministrazioni, come Estar ed Estav, Arpat, Toscana promozione turistica, Artea, Toscana sviluppo, Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, Autorità portuale regionale.
Siamo i primi a dare attuazione al principio dell’equo compenso – ha affermato il Governatore Rossi -: attraverso una delibera approvata dalla giunta nella sua ultima seduta, abbiamo previsto che ai professionisti destinatari di incarichi o a chiunque sia chiesto di effettuare prestazioni aggiuntive non potranno più esser corrisposti compensi non correttamente parametrati né, a maggior ragione potranno essere imposte prestazioni aggiuntive a titolo gratuito.
Per quanto riguarda il tariffario, infatti, le cifre attuali sono indicative e la determinazione dei compensi deve adeguarsi ai costi relativi alle singole categorie che concorrono all’esecuzione dell’opera, così come alla complessità della prestazione fornita dal professionista e alla specificità della sua prestazione.
Il lavoro va adeguatamente retribuito – prosegue Rossi – e le amministrazioni pubbliche non devono più corrispondere compensi non correttamente parametrati o, a maggior ragione, pretendere prestazioni aggiuntive a titolo gratuito.