Con il nuovo “General Data Protection Regulation” (GDPR), il regolamento UE 2016/679 che stabilisce nuovi principi in materia di privacy e protezione dei dati personali, viene sancito il diritto alla portabilità di questo tipo di informazioni: una prerogativa innovativa che consente ai diretti interessati di ottenere in modalità digitale i dati forniti a un titolare del trattamento o di trasmetterli a un altro titolare in piena consapevolezza.
L’articolo 20 del regolamento UE specifica che i dati personali trattati da un titolare possono essere conservati su un supporto personale o un Cloud privato proprio in modo tale che possano essere utilizzati, per finalità personali, senza tuttavia essere obbligati a trasmetterli a un altro operatore.
Allo stesso tempo, la trasmissione dei dati può avvenire da un titolare del trattamento a un altro fornitore di servizi, mentre può anche essere richiesta la cancellazione delle informazioni.
Come sottolinea il Garante per la Privacy in una scheda informativa sulla normativa, la portabilità consente di ottenere una serie di vantaggi:
Facilitare il passaggio da un fornitore di servizi all’altro; consentire la creazione di nuovi servizi nel quadro della strategia dell’Ue per il mercato unico digitale; offrire la possibilità di «riequilibrare» il rapporto fra interessati e titolari del trattamento tramite l’affermazione dei diritti e del controllo spettanti agli interessati in rapporto ai dati personali che li riguardano.
Per quanto riguarda l’effettiva applicazione della portabilità, sono coinvolti i dati personali non cartacei ma trattati in modo informatizzato che si riferiscono a un individuo e ne sono escluse le informazioni anonime.
È proprio l’interessato (anche attraverso un contratto) a dare il consenso preventivo per il trattamento e a fornire le informazioni consapevolmente e in modo attivo, come sottolinea il Garante fornendo alcuni esempi pratici:
I dati di registrazione inseriti compilando un modulo online, come indirizzo postale, nome utente, età, ecc.
Il diritto alla portabilità riguarda anche i dati forniti attraverso la fruizione di un servizio o l’utilizzo di un dispositivo, come la cronologia delle ricerche, le informazioni che riguardano il traffico, i dati relativi all’ubicazione.