Con 750 mln di dollari, Google acquisisce AdMob e punta sul mobile advertising

di Emanuele Menietti

10 Novembre 2009 16:00

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AdMob ha da poco confermato di aver raggiunto un accordo per l'acquisizione da parte di Google con una transazione da 750 milioni di dollari. Mountain View potrà così intensificare la propria presenza nel comparto dell'advertising su dispositivi mobili

Con 750 milioni di dollari, Google parte alla conquista di AdMob. Attraverso la nuova acquisizione, la società del celebre motore di ricerca intende migliorare la propria offerta nel fiorente comparto dell’advertising online sui dispositivi mobili estendendo la propria gamma di servizi per gli annunci pubblicitari offerti attraverso la Rete.

«Oggi siamo felici di annunciare di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione di AdMob, una società specializzata nell’advertising su dispositivi mobili con sede in California a San Mateo. Quella di AdMob è una grande storia nella Silicon Valley, fondata nel 2006 da Omar Hamoui alla ricerca di una valida soluzione per generare traffico sul proprio sito in versione mobile. Nel corso di pochi anni, Omar e il proprio team hanno costruito una società florida con alcuni magnifici prodotti per l’advertising mobile, e non vediamo l’ora che si uniscano al gruppo di lavoro di Google per sviluppare con noi il futuro del mobile advertising» si legge in un post da poco pubblicato sul blog ufficiale di Google.

La nuova acquisizione consentirà alla società di Mountain View di implementare nuove funzionalità legate agli annunci pubblicitari da affiancare alle proprie soluzioni per i telefoni cellulari. Nel corso degli ultimi anni, infatti, gli sviluppatori di Google hanno messo in campo una buona offerta per effettuare le ricerche online in mobilità, ma hanno faticato non poco nel realizzare una valida piattaforma per veicolare anche gli annunci pubblicitari sui piccoli schermi degli smartphone e dei cellulari evoluti. AdMob vanta una serie di soluzioni concepite per inserire gli annunci pubblicitari nei contenuti specificamente studiati per i telefonini e nelle applicazioni realizzate per gli smartphone con Android o come gli iPhone, per esempio.

Per stessa ammissione del motore di ricerca, al momento gli introiti derivanti dal mobile advertising sono particolarmente bassi e molto distanti dalle cifre realizzate in altri settori dalla società. Il comparto è, però, in piena espansione e ciò sta spingendo il colosso delle ricerche online a investire maggiori risorse nell’area mobile, come dimostra la recente decisione di procedere all’acquisizione di AdMob.

«Molti sottovalutano quanto siano importanti gli annunci pubblicitari per fornire nuove risorse per lo sviluppo di contenuti innovativi sulla Rete. Il nostro obiettivo con AdMob è stato quello di consentire agli sviluppatori e agli editori di mettere insieme le loro idee e i loro prodotti nel comparto mobile con un medesimo modello di business. Siamo fieri dei progressi ottenuti nel perseguire il nostro obiettivo, e unendoci a Google potremo accelerare questo processo, realizzando benefici effettivi per gli utenti finali in tutto il mondo. Generando maggiori ricavi dai loro prodotti mobili, editori e sviluppatori potranno investire maggiori risorse e le loro offerte diverranno ancor più ricche, creative e consistenti» ha dichiarato Omar Hamoui, CEO di AdMob, commentando l’accordo raggiunto con Google per la prevista acquisizione da 750 milioni di dollari.

Le risorse messe in campo dalla società consentiranno a Google di offrire nuove soluzioni sia agli inserzionisti che agli editori e ai produttori di contenuti concepiti per i dispositivi mobili. Gli inserzionisti potranno sfruttare i formati e le tipologie di annunci di AdMob, mentre gli editori e gli sviluppatori avranno a disposizione un’ampia serie di strumenti per migliorare la loro offerta e gli introiti derivanti dall’advertising. Infine, gli utenti potranno fare affidamento su un maggior numero di risorse gratuite e su una nuova generazione di applicazioni a basso costo con alcuni contenuti pubblicitari integrati.

A oggi, il network di AdMob vanta circa 15mila siti web con 10 miliardi di impression al mese, in crescita esponenziale rispetto alle prestazioni registrate nei primi due anni di esistenza della società. Cifre destinate ad aumentare ulteriormente grazie all’ampio bacino di inserzionisti dell’attuale piattaforma per l’advertising di Google.

Prima di diventare operativo, l’accordo sarà sottoposto al vaglio delle autorità antitrust statunitensi, chiamate a mantenere concorrenziale e aperto il dinamico comparto dell’advertising per i dispositivi mobili. Ottenuto il via libera definitivo, Google potrà procedere all’integrazione delle soluzioni offerte da AdMob. Tale processo richiederà probabilmente alcuni mesi, che non impediranno comunque alla società di Mountain View di elaborare da subito un primo piano di azione per il rilancio dell’advertising nel comparto mobile. La società del motore di ricerca sembra essere intenzionata a muoversi rapidamente per non perdere terreno nei confronti della concorrenza, come Microsoft e Yahoo ora alla ricerca di valide alternative da acquisire per confrontarsi con Google.