Ryanair vuole battere Alitalia nei cieli italiani nel 2010

di Emanuele Menietti

18 Novembre 2009 14:00

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Ryanair mira a superare Alitalia per numero di passeggeri trasportati nel corso del prossimo anno. La società low cost intensificherà la propria presenza in Italia, ma battere la compagnia di bandiera non sarà semplice

Il nuovo obiettivo di Ryanair è semplice quanto ambizioso: superare Alitalia per numero di passeggeri trasportati entro la fine del prossimo anno. La compagnia aerea divenuta celebre grazie alla propria offerta a basso costo mira a rafforzare ulteriormente la propria presenza in Italia a scapito della concorrenza. Un obiettivo difficile da perseguire, specie alla luce delle ultime prestazioni di Alitalia e delle tratte gestite in sostanziale regime di monopolio da parte della nostra compagnia di bandiera.

«Ryanair nel 2010 supererà Alitalia e diventerà la prima compagnia aerea d’Italia. Abbiamo investito 750 milioni di dollari nel vostro paese e i risultati si vedono. I nostri passeggeri cresceranno quest’anno del 22% a 18 milioni e l’anno prossimo sarà quello del sorpasso a Colaninno» ha dichiarato con enfasi Michael O’Leary, il battagliero amministratore delegato di Ryanair divenuto celebre grazie alle proprie provocazioni e alle campagne di marketing incisive e talvolta controverse per mantenere l’attenzione puntata sulla propria società.

Secondo l’ad della compagnia aerea low cost, nel corso del 2010 Alitalia vedrà diminuire sensibilmente il numero di passeggeri trasportati su base annua toccando quota 18 milioni. Una riduzione pari al 23% che dovrebbe dunque favorire le altre società maggiormente presenti nei cieli italiani come Ryanair. Una stima molto distante dalle previsioni formulate dalla stessa Alitalia che prevede di chiudere il 2009 a quota 22 milioni di passeggeri trasportati con l’obiettivo di raggiungere i 24 milioni di passeggeri nel 2010.

Lo scenario prospettato dalla compagnia di bandiera appare maggiormente plausibile rispetto alle previsioni ottimistiche per Ryanair di O’Leary. Grazie alla fusione con AirOne, Alitalia è riuscita a riconquistare circa la metà del market share in Italia imponendosi su una ventina di rotte tra le quali spicca la redditizia tratta Roma – Milano. Buona parte delle rotte italiane sono gestite con un regime che non si discosta molto dal monopolio grazie alle tutele messe in campo dal Governo per mettere al riparo Cai dalle azioni dell’Antitrust per almeno tre anni. Una condizione che permette ad Alitalia di evitare dolorosi scontri diretti con la concorrenza con evidenti benefici sul fronte del numero di passeggeri trasportati.

La condizione di sostanziale, e temporaneo, privilegio della compagnia di bandiera italiana potrebbe costituite il principale ostacolo per la realizzazione dell’annunciato sorpasso da parte di Ryanair. La società low cost sembra comunque essere determinata a giocare le proprie carte rafforzando la propria presenza sul mercato italiano. L’ad O’Leary ha da poco confermato l’avvio di due nuove rotte dall’aeroporto di Ciampino (Roma) verso Cracovia e Siviglia. I collegamenti saranno disponibili a partire dal mese di marzo del 2010 e dovrebbero consentire alla società di aumentare sensibilmente il numero di passeggeri trasportati.

«Nei prossimi 12 mesi opereremo 31 rotte con cinque aeromobili basati a Ciampino, trasportando 3,5 milioni di passeggeri all’anno e sostenendo 3.500 posti di lavoro nello scalo» ha dichiarato O’Leary sottolineando l’importanza delle nuove rotte sul piano occupazione per l’aeroporto romano. L’amministratore delegato non ha poi usato mezzi termini nel commentare le critiche sulla rumorosità dello scalo in seguito all’aumento dei voli e sulla possibilità di trasferire l’aeroporto: «È più facile che il terzo aeroporto del Lazio venga spostato sulla Luna che a Viterbo, dove non non andremmo mai».

Il numero uno della compagnia aerea non ha poi lesinato le critiche nei confronti dell’Enac: «Se si ostinerà ad accettare per l’imbarco non solo passaporti e carte d’identità, ma anche licenze di pesca o tesserini di lavoro, con grave minaccia per la sicurezza, faremo ricorso e rinvieremo il programmato sbarco di Ryanair negli scali di Bari e Brindisi». La polemica sui documenti utili per verificare l’identità dei passeggeri si protrae da tempo e ha indotto l’Enac a richiamare Ryanair ricordando che «il passeggero ha la possibilità di dimostrare la propria identità anche attraverso documenti diversi dal passaporto e dalla carta di idendità, secondo quanto previsto dall’ordinamento italiano».

La compagnia aerea low cost non mira solamente al primato italiano. L’amministratore delegato O’Leary intende superare sempre nel 2010 i propri competitor Iberia in Spagna e British Airways in Gran Bretagna grazie al proprio modello focalizzato sulle offerte a basso costo. Ottenere tali obiettivi non sarà semplice e probabilmente molto dipenderà dall’andamento della ripresa economica nel corso dei prossimi mesi.