Borsa, tecnologia asiatica per Milano e Londra

di Barbara Weisz

19 Novembre 2009 08:00

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Dopo l'annuncio di fine settembre, nel mese di ottobre si è conclusa l'operazione con cui il gruppo che unisce Piazza Affari e il mercato britannico ha acquistato MillenniumIt, società dello Sry Lanka. Nuova piattaforma alla fine del 2010

Operazione conclusa: il London Stock Exchange Group, che unisce Borsa Italiana al mercato inglese, ha completato l’acquisizione di MillenniumIT per 30 milioni di dollari. Grazie alla transazione con la società tecnologica dello Sry Lanka, il gruppo italo britannico avrà una nuova piattaforma di trading, sulla quale inizierà a trasferire i propri clienti alla fine del 2010.

L’operazione è destinata ad aumentare la capacità di innovazione e a creare un nuovo flusso di ricavi che porterà a un risparmio di costi per almeno 10 milioni di sterline all’anno a partire dal 2011-2012.

Il contratto è stato firmato il 19 ottobre presso il quartier generale della compagnia acquisita a Colombo, capitale dello stato asiatico, da Xavier Rolet, amministratore delegato del London Stock Exchange Group, Doug Webb, Cfo, e Tony Weeresinghe, il numero uno di MillenniumIT.

Il nuovo sistema di trading sostituirà l’attuale TradElect (la piattaforma utilizzata a Londra sulla quale è recentemente terminato il trasloco dei titoli quotati a Milano sui mercati Mta, Eftplus, Sedex, Mot e Mac) e anche le altre interfacce (per cui riguarderà anche After Hours, derivati, Cassa Compensazione, Montetitoli e Mts). La nuova tecnologia consentirà di aumentare le funzionalità e in particolare, per i clienti italiani, ci sarà la possibilità di disporre della funzionalità del trading after hours e degli stop loss orders. L’ammortamento dell’investimento in TradElect sarà accelerato a seguito di questo accordo e gli ulteriori sviluppi saranno considerati operativi nel periodo in cui saranno effettuati. Borsa Italiana in una nota sottolinea che «in totale ci si aspetta che rappresentino costi incrementali non ricorrenti di 25 milioni di sterline nell’anno fiscale 2010 e sei milioni di sterline» nel 2011.

La nuova migrazione comporterà costi aggiuntivi per gli intermediari dopo quelli recentemente sostenuti per il passaggio a TradElect. «Adesso, dover ricominciare da capo tutta la fase di sperimentazione, verifica e formazione del personale comporterà costi non indifferenti» ha dichiarato Gianluigi Gugliotta, segretario generale di Assosim, all’agenzia Reuters, aggiungendo: «gli intermediari comprendono che la competizione spinge verso piattaforme sempre piu’ efficienti ma ci saranno costi non indifferenti da considerare, speriamo che ci sia un ritorno».

Quanto ai termini finanziari dell’operazione, il gruppo ha presentato un’offerta per il 100% di MillenniumIt, con il 73% in contanti e il resto in azioni LSEG di nuova emissione (circa 600mila). 

«Migliorare la nostra tecnologia e incrementare la nostra posizione competitiva nel trading è fondamentale – ha commentato Xavier Rolet -. Questo accordo permette al Gruppo di sviluppare una nuova, più flessibile ed efficiente capacità IT per lo sviluppo del nostro business futuro così come la creazione di una nuova piattaforma per il trading può diminuire sensibilmente la latency, con significative e più alte capacità di scalabilità». Inoltre, l’operazione garantisce «una presenza in Asia. MillenniumIT è un business collaudato, già al servizio di diversi clienti, alcuni dei quali leader nel loro settore, in diverse aree geografiche. Il potenziale di questa operazione è significativo per entrambe le parti». Tony Weeresinghe ha aggiunto che il supporto del LSEG darà «le risorse necessarie per continuare a seguire i nostri clienti attuali, per sviluppare la società in altri mercati ed investire per il futuro».