In Gran Bretagna è tempo di addii: nel 2018, infatti, gli assegni bancari cesseranno il proprio corso di validità, per una decisione sì potenzialmente soggetta a un riesame, ma che sembra non dover esser più tanto materia di revisione.
A scegliere la sorte dei noti titoli bancari è stata il Payments Council, l’autorità competente in materia di sistemi di pagamento, un organismo composto dai delegati degli istituti di credito, qualche membro indipendente, e dai rappresentanti delle associazioni di categoria e dei consumatori.
Dopo oltre tre secoli e mezzo, dunque, l’oltremanica dovrà rinunciare agli assegni, visto e considerato che il Consiglio ha deciso che dal 1 novembre 2018 tutti i pagamenti dovranno avvenire in maniera elettronica. Una decisione che ha sollevato diverse levate di scudi, ma anche – e soprattutto – molti appoggi positivi.
Lo stesso Consiglio ha dovuto precisare che la scelta è stata figlia della valutazione dell’attuale utilizzo degli assegni, oggetto di una riduzione progressiva che è coincisa con l’inarrestabile ascesa dei pagamenti online ed elettronici automatizzati. Non una condanna, quindi, ma un’uscita di scena assistita: ricorda d’altronde il Payments Council che negli ultimi 20 anni la contrazione nell’utilizzo degli assegni si è fatta davvero significativa, passando dagli 11 milioni di assegni staccati al giorno durante il 1990, ai 3,8 milioni del 2008.
Insomma, gli assegni sembrano davvero esser diventati uno strumento di regolazione delle transazioni commerciali oramai in disuso, evitato dai negozianti a causa delle frodi, e scoraggiato dalle stesse banche che preferiscono altri metodi di contabilizzazione delle operazioni.
Pertanto, l’addio agli assegni non sembra essere una completa novità, vista e considerata anche la scelta di alcuni Paesi pionieri, specialmente nel Nord Europa, che hanno già deciso di porre delle dead line improrogabili all’utilizzo degli assegni. Dal canto degli oppositori, diverse associazioni dei consumatori sostengono che soprattutto i più anziani troveranno difficoltà a prendere confidenza con gli strumenti di pagamento elettronici. I sostenitori dell’abolizione degli assegni ricordano però che il 2018 è lontano, e ci sarà tempo per abituarsi.
In ogni caso, nel 2016 è prevista una prova d’appello: il Payments Council rivedrà la propria decisione, scegliendo se confermare o meno la volontà di abbandonare gli assegni nelle sole mani dei collezionisti.