Fisco, 1,6 miliardi di Euro erogati per il bonus famiglia

di Emanuele Menietti

8 Febbraio 2010 15:30

Per l'operazione bonus famiglia, ormai alle battute finali, sono stati erogati oltre 1,6 miliardi di Euro. Stando alle informazioni fornite dall'Agenzia delle Entrate, l'iniziativa ha raccolto circa 5 milioni di richieste

Cinque milioni di richieste circa per un valore complessivo pari a 1 miliardo e 685 milioni di Euro. Sono questi i numeri principali dell’operazione Bonus Famiglia per offrire un’agevolazione straordinaria a favore dei nuclei familiari a basso reddito. La conferma sull’andamento dell’iniziativa giunge dal periodico FiscoOggi dell’Agenzia dell’Entrate e conferma il successo del piano messo in campo nel 2008 attraverso un apposito decreto.

Nel corso dei primi mesi del 2009, oltre 4 milioni di domande sono state pagate dai soggetti interessati, come datori di lavoro ed enti pensionistici, in compensazione delle imposte dovute. Una mole considerevole di richieste pari a un valore di circa 1,5 miliardi di Euro. Durante lo scorso anno, l’Agenzia ha inoltre esaminato più di 300mila domande per il bonus, una condizione che ha consentito ai cittadini di ricevere i primi pagamenti nel corso del mese di gennaio da poco finito. Al momento risultano soddisfatte il 95,2% delle richieste, ma la cifra dovrebbe aumentare ulteriormente in seguito alla fine degli ultimi controlli incrociati fiscali prevista per il mese di marzo.

«Il bonus prevede l’erogazione di un importo che varia da un minimo di 200 Euro, per i pensionati unici componenti del nucleo familiare, fino a un massimo di 1.000 Euro, nel caso di nucleo composto da oltre cinque componenti oppure in presenza di un portatore di handicap» sottolinea l’articolo di FiscoOggi, ricordando che «la somma è stata concessa al richiedente, che deve essere residente in Italia, in ragione della presenza di determinati redditi (lavoro dipendente, assimilati o pensione) in capo al nucleo familiare per l’anno 2008, cui deve corrispondere, proporzionalmente al numero dei componenti, un reddito complessivo massimo dell’intero nucleo familiare (ad esempio, 500 Euro per il nucleo familiare di quattro componenti con un reddito complessivo familiare non superiore a 20mila Euro)».

Stando alle informazioni da poco fornite, i bonus richiesti al sostituto d’imposta sono stati soddisfatti per un totale che ammonta a circa 3 milioni di richieste. A seconda delle modalità utilizzate per inoltrare la domanda, il bonus è stato erogato o in busta paga (modello 730) oppure attraverso un meccanismo compensativo (modello Unico). Le richieste inviate all’Agenzia delle Entrate sono state verificate attraverso una serie di controlli automatici tesi a verificare la situazione fiscale dei richiedenti e l’eventuale presenza di errori.

I controlli hanno consentito di «erogare l’85% delle istanze aventi come anno di riferimento il 2007, mentre le restanti sono in corso di ulteriore controllo». La procedura di verifica ha, infatti, portato alla luce alcune irregolarità principalmente dovute al superamento dei controlli sul reddito o alla presenza di duplicazioni, causate dalla presentazione di due istanze diverse da parte di due componenti del medesimo nucleo familiare.

Le domande riferite al 2008 sono state accolte dall’Agenzia fino allo scorso 30 settembre 2009 e sono in alcuni casi ancora in una fase di controllo e verifica. L’erogazione delle istanze dovrebbe avvenire entro il prossimo mese di marzo, ma nel caso di particolari errori o irregolarità i tempi potrebbero aumentare a causa dei controlli manuali caso per caso.

Il decreto varato nell’autunno del 2008 aveva previsto una cifra superiore agli 1,5 miliardi di Euro fino a ora erogati. Il governo aveva infatti previsto una spesa per l’iniziativa intorno ai 2,4 miliardi di Euro. L’attuale differenza pari a diverse centinaia di milioni di Euro pone alcuni interrogativi sull’esito dell’operazione e sull’effettiva quantità delle famiglie meno abbienti nel nostro Paese. Il numero dei nuclei familiari in condizione di bisogno potrebbe essere inferiore al previsto, ma secondo alcuni osservatori in molti non avrebbero presentato domanda a causa delle scarse informazioni sull’iniziativa.