Benzina, i prezzi scendono ma non troppo

di Barbara Weisz

24 Maggio 2010 12:30

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Ritocchi al ribasso da parte delle compagnie, ma il prezzo del petrolio è sceso più di quello dei carburanti. Al via "prezzo amico" in Autostrada

Sono in fase di ribasso i prezzi della benzina. L’Agip ha ritoccato il listino per la seconda volta in tre giorni, decidendo un nuovo taglio di due centesimi per la verde che si porta così ai minimi dall’inizio dello scorso mese di marzo a 1,386 euro al litro. Analoga correzione per il diesel, che arriva a 1,245 euro al litro. Riduzioni anche per Erg, Esso e Shell, anche se i prezzi di questi operatori restano sopra quota 1,4 euro al litro.

Quella del Cane a sei zampe è l’unica compagnia ad essere sotto questa soglia, e al momento propone i prezzi più bassi disponibili sul mercato sia per la benzina che per il diesel. Per la benzina, segue Esso, a 1,404, quindi Erg, 1,408, Api-Ip e Total sono a quota 1,409, Q8 è a 1,412 mentre il costo più alto è quello di Shell, a 1,419 euro. Come si vede, c’è una forchetta superiore ai 30 centesimi fra il prezzo più alto e quello più basso.

Anche sul gasolio i prezzi di Agip sono sensibilmente più convenienti rispetto agli altri, visto che da 1,245 si passa a 1,261 di Esso, quindi a 1,264 di Erg, mentre Api-Ip è a 1,269, Q8 a 1,273 e Shell anche qui ha la tariffa più cara a 1,279 euro.

Da sottolineare che il costo della benzina scende molto meno di quello del petrolio. Il greggio da metà aprile a oggi ha segnato un calo intorno al 25%, mentre i ribassi dei carburanti superano di poco l’1%. Su questa situazione pesa notevolmente il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro (che è la valuta di scambio per il mercato del petrolio), ma il concambio con il biglietto verde non spiega completamente la doppia velocità, visto che la valuta comunitaria ha perso circa il 14% sul quella americana. Insomma, se ci fosse una diretta relazione fra i prezzi del petrolio e quelli della benzina, quest’ultima dovrebbe costare di meno.

L’Unione Petrolifera italiana ha fatto notare qualche giorno fa che non si può pensare che a ogni calo del prezzo del greggio corrisponda un’analoga riduzione del carburante, su cui pesa un 60% di tasse. Resta il fatto che il prezzo italiano della verde al netto delle tasse, 0,60 euro al litro secondo il portale europeo dell’energia, è in assoluto fra i più alti del Vecchio Continente.

Al di là di questi complicati meccanismi, per chi viaggia spesso in auto oggi c’è un’altra notizia positiva. Parte l’iniziativa “prezzo amico” di Autostrade per l’Italia. In 80 aree di servizio dislocate sulla rete autostradale italiana si applica uno sconto medio di 6 centesimi al litro rispetto al prezzo consigliato per il fai da te. Questo grazie al fatto che la società autostradale ha messo a disposizione di compagnie petrolifere e gestori un pacchetto da cinque milioni di euro, utilizzabile appunto per fare gli sconti. I distributori che aderiscono all’iniziativa si riconoscno attraverso cartelli elettronici (alimentati a energia solare) su cui sono indicate le tariffe e gli sconti.