Verso il mondiale, le banche nel pallone

di Barbara Weisz

10 Giugno 2010 12:30

logo PMI+ logo PMI+
Le banche d'affari internazionali sfornano report su chi vincerà in Sudafrica. Il più gettonato è il Brasile, ma Jp Morgan punta sull'Inghilterra

Report lunghi, dettagliati, basati su modelli di calcolo raffinatissimi. Per esempio, Jp Morgan spiega che i modelli “quant” sono metodi matematici pensati per analizzare l’andamento delle azioni. Ubs fa notare che le sue previsioni nel 2006 sono state esatte, non solo sulla miglior performance del mondo, ma anche sulla seconda e sulla terza.

Stiamo parlando di come andrà il mercato nei prossimi mesi? O dell’affidabilità di qualche nuovo strumento finanziario? Nossignori, stiamo parlando dei Mondiali di Calcio. E del fatto che le principali banche d’affari internazionali sull’argomento hanno sfornato fior di report: una sessantina di pagine per Ubs e Goldman Sachs, abbondanza di dati anche da parte di Jp Morgan.

Il vincitore nella stragrande maggioranza dei casi è il Brasile, ma non per Jp Morgan che ammette la grande forza della squadra carioca, ma in base a complicati calcoli e dopo aver mostrato diagrammi e cifre in abbondanza ha stabilito che ad aggiudicarsi la coppa sarà l’Inghilterra.

Uno si potrebbe chiedere: ma anche in considerazione del periodo di forti turbolenze economiche e finanziarie, le banche d’affari non hanno niente di più importante da fare? Beh, evidentemente il calcio è sempre più un grand business oltre che, diciamolo, un evento mediatico di grande richiamo. E gli analisti lo sottolineano, non senza un punta di divertimento. Per esempio, Jim ONeil, di Goldman Sachs, narra (nel report) un episodio che gli ha aperto gli occhi sul potere del calcio, «una vera ossessione – scrive – per buona parte della popolazione, soprattutto ma non esclusivamente maschile (un acuto spirito di osservazione, non c’è che dire, ndr), in Africa, Europa e America Latina».

Insomma, uno sport globale, che ora si sta diffondendo anche negli altri continenti, tanto è vero, racconta ancora, che persino nei bar di New York ormai ci sono spesso i megaschermi per seguire le partite. Ed ecco l’aneddoto, ambientato nel 2008 a Mumbai, India: arrivato all’aeroporto nell’intervallo della finale degli europei fra Manchester United e Barcellona all’Old Trafford, ha trovato un autista che si è velocemente districato nel traffico caotico della città per portarlo in albergo in tempo per gli ultimi dieci minuti, aiutandolo insieme a due membri dello staff dell’hotel a raggiungere la stanza e a sintonizzarsi sul canale che trasmetteva la partita, che tutti conoscevano, con altrettanta celerità, e infine restando con lui (tutti e tre) a guardare gli ultimi cinque minuti, tifando Manchester. Va beh, a qualsiasi italiano abituato a viaggiare episodi curisi legati al calcio ne sono capitati certamente parecchi.

Ma vediamo nel dettaglio questi pronostici: Jp Morgan vede ai primi tre posti altrettante europee: Inghilterra prima, Spagna seconda, Olanda terza. Secondo gli esperti del “wealth management research” di Ubs, invece, vince il Brasile, con Germania e Italia a contendersi secondo e terzo posto (mica tanto orginale come pronostico, si potrebbe dire).

Carioca in testa anche per Goldman Sachs, seguiti da Spagna e Germania. Questo report stabilisce le probabilità di vittoria di tutte le fasi del mundial: chi vincerà i gironi, quali incontri ne deriveranno, chi giocherà le fasi successive.

L’Italia? Arriverà ai quarti, dove sarà battuta dalla Spagna (vi ricorda qualcosa?). Le probabilità degli azzurri di vincere il torneo, secondo il complicato calcolo dell’analista, sono pari al 6,46%, dietro alle prime tre indicate e anche a Inghilterra, Argentina, Olanda. Ma una soddisfazione ai campioni del mondo la concede anche il severissimo ONeil: nella ideale formazione degli undici giocatori piu’ forti del mondo, il portiere è Gigi Buffon. Non resta che augurare, a tutti, buon campionato del mondo!