In tempi di videogames e di 3D, potrebbe passare quasi inosservata la prestazione di uno dei marchi internazionali storici dei giochi più o meno tradizionali, che è riuscita a migliorare le proprie performance periodiche, conducendo a casa una trimestrale significativamente soddisfacente.
La società di cui parliamo è Hasbro, uno dei leader mondiali nella produzione di giocattoli, che ha annunciato agli stakeholders di aver conseguito una trimestrale con profitti in sviluppo di 11 punti percentuali, principalmente grazie a una riduzione dei costi operativi (e in particolar modo di quelli relativi alle promozioni).
Gli utili netti sono così saliti a quota 43,6 milioni di dollari, pari a 29 centesimi per azione, contro i 39,3 milioni di dollari, o 26 centesimi per azione, che la società riuscì a conseguire nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi di vendita sono invece diminuiti di 7 punti percentuali su base annua, a 737,8 milioni di dollari.
Male le prestazioni dei prodotti per i ragazzi più giovani, le cui vendite sono calate di oltre 30 punti percentuali su base annua. All’epoca, tuttavia, Hasbro aveva lanciato delle serie piuttosto attese dal mercato (es. Transformers), con novità di successo che sono mancate nell’attuale periodo di riferimento. Gioisce invece delle news cinematografiche il concorrente storico di Hasbro, Mattel, che grazie al terzo episodio della serie Toy Story ha potuto trarre utili netti più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. Ad ogni modo, i risultati di Habsro sono giudicabili in maniera più che soddisfacente, e ben oltre la maggior parte delle attese degli analisti.
Il profitto operativo è cresciuto al 10,8% rispetto al precedente 9,2%. I costi relativi alle royalties sono invece diminuiti del 32% a 50,1 milioni di dollari. Le spese per la pubblicità, hanno infine subito una flessione di 12 punti percentuali a 72 milioni di dollari.