Stress test, la bocciatura del Wall Street Journal

di Barbara Weisz

7 Settembre 2010 15:00

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Il quotidiano finanziario scrive che alcuni dei 91 istituti hanno sottostimato la propria esposizione debitoria. Dubbi su Barclays e Credit Agricole

Ancora dubbi sull’efficacia degli stress test europei. Questa volta ad esprimerli, sulla prima pagina dell’edizione europea, è il Wall Street Journal. Secondo il quale alcune delle 91 banche su cui a fine luglio sono stati effettuati i test di solidità hanno sottostimato la propria esposizione debitoria.

Nessun istituto italiano viene citato dal quotidiano finanziario, mentre nel mirino sembrano esserci l’inglese Barclays e il Credit Agricole francese.

Ma il Wsj ammonisce: «a causa della natura limitata dell’esposizione della maggior parte delle banche, è impossibile determinare il numero delle banche che hanno escluso dai dati pubblicati porzioni del loro portafoglio di titoli di stato, nè valutare quale sia l’impatto complessivo». Comunque sia, secondo il quotidiano ci sono una serie di istituti di credito che «hanno escluso determinati titoli di Stato dal loro computo e numerose altre che hanno ridotto le somme riportate per tenere conto delle posizioni corte nei loro portafogli» e si tratta di fatti che «nè le autorità nè la maggior parte delle banche hanno rivelato quando sono stati pubblicati i risultati» dei test dello scorso luglio.

In parole semplici, l’errore sarebbe a monte, dipenderebbe cioè dal modo in cui le banche hanno comunicato i dati al Cebs, il comitato dei supervisori del sistema bancario europeo, escludendo del tutto e riducendo l’esposizione relativa ad alcuni titoli di stato. Per la precisione, «almeno per alcune banche», scrive il Wall Street Journal, «l’esposizione a singoli paesi europei è stata ridotta di vari miliardi di euro».

Per esempio Barclays, che non avrebbe riportato un’ampia porzione di titoli sovrani detenuti per fini di trading, perchè direttamente legati a operazioni compiute per clienti corporate o governativi, il cui livello varia fortemente da un giorno all’altro.

Comunque sia, citando fonti della stessa banca britannica, il Wsj calcola che il mancato conteggio di questi titoli abbia ridotto di 4,7 miliardi di sterline l’esposizione della banca a titoli di stato italiano, limitandola a 787 milioni di sterline e di 1,6 miliardi quella sui bond spagnoli, portandola a 4,4 miliardi di sterline.

Il discorso è molto tecnico, visto che Barclays spiega di essersi strettamente attenuta alle regole formulate dal Cebs per la comunicazione dei dati. Certo, getta nuovamente una luce negativa sulla solidità patrimoniale del sistema finanziario europeo e rinnova le critiche, già espresse a più riprese soprattutto oltreoceano, sui criteri con cui sono stati effettuati gli stress test sulle banche.