Banche e investimenti in Internet, il risparmio fai da te

di Gianluca Salcuni

13 Settembre 2010 08:00

logo PMI+ logo PMI+
Diffusi conti correnti e soluzioni di investimento online. Promettono risparmio e convenienza, ma si rivolgono ad un'utenza con esigenze differenti

Sono sempre più diffusi ormai i conti correnti online. Questi permettono, in alcuni casi, anche di poter gestire in piena autonomia i propri investimenti, monitorandoli nel tempo e decidendo su quali strumenti finanziari investire. Non tutti i conti correnti online, purtroppo, presentano uguali possibilità e condizioni, nonché gli stessi strumenti finanziari.

I conti correnti online rappresentano ormai una valida alternativa a quelli tradizionali. I loro principali vantaggi dovrebbero essere rappresentati dalla loro economicità (non andando allo sportello, la banca, in teoria, dovrebbe risparmiare) e dalla loro praticità, come la possibilità di tener sotto controllo i movimenti bancari senza muoversi da casa, la possibilità di evitare file per effettuare bonifici in Italia e all’estero e per effettuare anche piccoli, ma importanti, pagamenti come il canone Rai.

Tuttavia, non tutti presentano le stesse condizioni. Abbiamo confrontato tra di loro 5 conti correnti online, tutti caratterizzati (ed era questo il nostro intento) dalla possibilità anche di poter gestire in modo autonomo la movimentazione su strumenti finanziari diversificati. I conti sono quelli di WebSella, di WeBank, di Fineco, di Conto Arancio e di IwBank. 

Paragonando i loro fogli informativi risulta evidente che qualche conto corrente risulti più costoso dell’altro. La vera differenza lo fa il pagamento del canone annuo, che ad esempio Fineco fa pagare, mentre WebSella, WeBank, Conto Arancio e IwBank no. Ma ci sono anche altri costi da considerare, come ad esempio nel caso di IwBank, che prevede un pagamento per i versamenti di contanti non effettuati nella sua filiale di Milano (sul circuito UBI tali versamenti costano 5€, mentre alla Posta, dove possono essere versati solo contanti e non assegni, costano 1€).

Quest’ultima riflessione ci porta a considerare la necessità di avere comunque una rete commerciale ben estesa sul territorio. WeBank può contare sulla Banca Popolare di Milano, diffusa un pò ovunque sul territorio Italiano. WebSella, invece, può contare sulla diffusione di Banca Sella, il cui unico neo è però di non esser diffusa, se non attraverso affiliati, al Sud Italia (come la Banca Sella Sud Arditi).

Per quanto riguarda l’Assistenza, non abbiamo avuto modo di constatare se ci fossero delle pecche o meno. Bisognerebbe certamente aprire un conto on line per scoprirlo. Tuttavia è molto importante leggere i commenti che gli utenti lasciano su Internet relativamente al rapporto con la loro Banca.

Giungiamo ora al punto cruciale di questa disamina, perché tutti questi correnti on line permettono non solo di gestire i loro risparmi, ma anche di investire in strumenti finanziari. 

In questo caso, la differenza la fanno l’usabilità delle piattaforme di trading, l’operatività che ciascuno di noi ha sui mercati (maggiore o minore che sia) e gli strumenti finanziari proposti. In genere più si è operativi, maggiormente sono previsti sconti sulle commissioni.  Per quanto, invece, riguarda l’usabilità delle piattaforme raramente abbiamo trovato giudizi negativi su quella offerta da IWBank, che offre anche una varietà di strumenti finanziari (3.000 Fondi di investimento e Sicav di ben 82 case di Gestione). 

È evidente che la scelta del conto corrente on line dipende molto da una serie di considerazioni (convenieza, grado di assistenza, rete commerciale, usabilità delle piattaforme e strumenti finanziari offerti) e dalle esigenze della clientela, che possono usare il conto a fini maggiormente di gestione dei risparmi oppure per fare movimentazioni finanziarie, più o meno accentuate.

Nessuno  dei conti da noi analizzati sembra in assoluto meglio o peggio dell’altro. Tutto dipende dalle proprie esigenze. Fineco e IwBank sembrano maggiormente orientati ad un’utenza interessata al trading e agli investimenti in proprio, WeBank e WebSella tengono conto anche delle esigenze di una clientela che desideri una gestione del proprio risparmio on line, con la possibilità di effettuare anche qualche movimentazione finanziaria.

Una soluzione da non sottovalutare, qualora il cliente voglia un buon conto corrente on line e una varietà di strumenti finanziari e Sicav, è quella di integrare le proprie esigenze di conto corrente con la soluzione offerta dagli store on line di Fondi. In Italia ricordiamo che esistono due buoni store: Fundstore.it e Onlinesim.it. È possibile aprire dei conti di deposito e gestire in autonomia la propria movimentazione finanziaria. Inoltre Fundstore fa capo a Banca Ifigest, una neonata Banca Fiorentina, con filiali già in alcune zone d’Italia, con cui è possibile anche aprire un conto corrente sia tradizionale che online. A voi la scelta.