Dopo la marea nera, Bp rivoluziona il management

di Barbara Weisz

30 Settembre 2010 15:45

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Il nuovo Ceo Bob Dudley crea una divisione per la sicurezza e divide in tre aree il settore upstream: tre vicepresidenti al posto di Andy Inglis

Notevoli cambiamenti a livello di management, ma anche una più profonda riorganizzazione della struttura di business in Bp, dopo il disastro nel Golfo del Messico.

Come le indiscrezioni avevano preannunciato, Andy Inglis, chief executive della divisione “Exploration and Production” di Bp, nonchè responsabile delle operazioni della Deepwater Horizon, esce di scena. Ma quello che forse pochi si aspettavano è che al suo posto non verrà nominato un nuovo manager. La sua area di business viene divisa in tre diversi segmenti, con altrettanti responsabili, con l’incarico di vicepresidenti esecutivi che risponderanno direttamente al Ceo.

In più, nasce una nuova divisione, “Safety and Operational Risk”, tutta dedicata alla sicurezza. Queste le decisioni con cui il nuovo amministratore delegato, Bob Dudley, si presenta alla compagnia di cui domani prende operativamente le redini, dopo la nomina del luglio scorso, in sostituzione di Tony Hayward.

La ristrutturazione rappresenta la risposta del nuovo Ceo al disastro nel Golfo del Messico: l’esplosione ha causato la morte di 11 persone e, con la fuoriuscita di petrolio proseguita per oltre un mese, il più grave disastro ambientale della storia americana. Una tragedia che, per ammissione dello stesso Dudley, è servita da lezione sul «modo in cui operiamo, quello in cui organizziamo la società e sul modo di gestire il rischio».

Comunque, dopo quella dell’ormai ex ad, cade anche la testa di Inglis. Il manager lascerà la compagnia alla fine dell’anno. «Andy ha giocato un ruolo critico nel ridisegnare l’upstream business che stiamo annunciando e resterà nei prossimi mesi per aiutare la transizione verso la nuova forma organizzativa», ha spiegato Dudley. Il presidente Carl-Henirc Svanberg ha sottolineato che il manager «è stato un solido leader del segmento per tre anni e ha dato un notevole contributo al cda di Bp», ne ha ricordato il ruolo svolto nelle operazioni di soccorso nel Golfo e ha espresso il ringrazimento della compagnia.

E ora si volta pagina. I tre nuovi vicepresidenti delle altrettante divisioni che d’ora in poi formeranno l’upstream business sono Mike Daly, che si occuperà dell’Exploration, Bernard Looney, responsabile dello Sviluppo, e Bob Fryar, alla produzione. Insieme a Andy Hopwood, che diventa a sua volta vicepresidente esecutivo con la delega a Strategy and Integration, faranno parte del team di top manager che rispondono direttamente al Ceo.

Altra misura fondamentale, la creazione dell’unità di business specificamente concentrata sulla sicurezza. La divisione Safety and Operation Risk avrà il compito di monitorare le attività della società nel mondo, avrà l’autorità di intervenire in tutti gli aspetti tecnico-operativi, avrà uno staff dedicato in ogni unità operativa, sarà responsabile della sicurezza di ogni operazione e sarà guidata da Mark Bly, il quale riporterà direttamente a Dudley.

Bp ha speso diverse decine di miliardi di dollari per rimediare ai danni del disastro ambientale. Dudely sembra particolarmente ottimista anche sui conti: in un’intervista alla BBC ha dichiarato che nel 2011 intende distribuire un dividendo agli azionisti.