Le donne manager in Italia? Meno della media mondiale

di Andrea Barbieri Carones

5 Ottobre 2011 10:00

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La carriera da manager è appannaggio degli uomini. Uno studio a livello mondiale mostra che in Italia le donne leader d'azienda sono il 26%.

La parità dei sessi non abita in azienda. O per lo meno in quelle italiane, dove circa 1 manager su 4 è di sesso femminile. Meno della media mondiale, che vede la proporzione salire quasi a 1 a 3. A dirlo è la terza edizione dell’indagine Workmonitor, effettuata a livello mondiale dall’agenzia Randstad, una holding internazionale presente in 44 Paesi e specializzata nella ricerca e nella selezione di forza lavoro.

Quindi se nelle aziende italiane la presenza di manager con la gonna si attesta al 26%, a livello mondiale la media sale al 30%. In Italia siamo vicini a Paesi come Cina, India e Argentina dove le donne sono il 25% o Svizzera e Lussemburgo, dove il gentil sesso nelle alte posizioni aziendali non va oltre la nostra soglia del 26%. Siamo in buona compagnia, allora? Forse: sicuramente, però, siamo distanti da Nuova Zelanda, Ungheria, Stati Uniti, Canada e Cile che raggiungono invece il 40%.

Intanto, in Germania, alcune associazioni di piccole e medie imprese hanno utilizzato le pagine del diffuso quotidiano Die Welt per sottolineare la necessità che nel Paese emergano più imprenditrici e donne manager al fine di rafforzare l’economia tedesca, anch’essa impotente di fronte alla crisi economica internazionale. Motivo? In molti casi sono più brave, più precise, più elastiche e spesso più intraprendenti. Ossia possiedono le qualità necessarie per far fronte a un mondo economico che cambia velocemente.

Le assiociazioni chiedono non tanto iniziative politiche a favore delle quote rosa, quanto misure che aiutino le donne ai vertici aziendali a conciliare meglio lavoro e famiglia e che si occupino dell’assistenza ai figli. C’è poi un altro punto su cui battono gli imprenditori tedeschi (o imprenditrici): la fine delle discriminazioni e dei preconcetti che colpiscono il gentil sesso, cui è reso difficile – se non impossibile – arrivare ai massimi livelli aziendali.

La scelta del quotidiano Die Welt, comunque, non è casuale, visto che storicamente simpatizza per le idee dei cristiano democratici del Cdu, che attualmente hanno come leader quell’Angela Merkel che è anche a capo dell’esecutivo d’oltralpe e inserita nella lista delle donne più potenti del mondo.