La città di Milano fa un importante passo verso la mobilità elettrica, grazie all’accordo tra Bosch e Arval che punta a coinvolgere diverse grandi aziende nell’iniziativa “Companies for eMilan“. Obiettivo principale è la diffusione dell’utilizzo di auto a emissioni zero presso le società che aderiranno al progetto e che si aggiungeranno a quelle che già ne fanno parte.
In altre parole, le due società offrono una soluzione unica per avviare una flotta veicoli a emissioni zero, che esclude solo il contratto con il fornitore di energia che, nel caso di Milano, può essere Enel o A2A.
Del resto questo tipo di vetture per ora sono indicate soprattutto per le aziende più che per i privati: oltre a risparmiare sulle spese per il carburante e a essere esentate per 5 anni dal pagamento del bollo di circolazione, le auto a batteria possono accedere alle corsie preferenziali, posteggiare gratuitamente in parcheggi pubblici o accedere liberamente alle zone a traffico limitato delle aree urbane, come l’area C di Milano (dove la maggior parte dei veicoli paga 5 euro) e la ZTL di Roma.
Se l’azienda olandese, da anni, offre software per la gestione e l’utilizzo via internet delle infrasttture di ricarica di veicoli elettrici, oltre all’installazione delle stesse colonnine nei punti nevralgici delle città, Arval, azienda specializzata nel noleggio a lungo termine e nella gestione di flotte aziendali, dispone già di diverse auto elettriche e dei relativi servizi di assistenza.
Come detto, al progetto hanno già aderito grandi aziende come Bnp Paribas Real Estate, Bosch Rexroth, Cofely, Schindler e Sorgenia: con il 2012, presso le sedi di queste società saranno installate colonnine di ricarica Bosch ad hoc per le auto a batteria fornite dalla Arval. Questo progetto è di tipo “aperto”, cioè non obbliga chi adesrisce ad acquistare colonnine Bosch o all’acquisizione dei modelli a batterie tramite Arval.
I punti di ricarica Bosch situati presso le aziende aderenti a “Companies for eMilan” sono situati in modo da permettere alle auto elettriche di viaggiare per tutta Milano visto che la distanza minima tra ciascuna colonnina è di 4 km e la massima è 43. Ma l’azienda sta lavorando all’estensione di questa rete anche attraverso il coinvolgimento di altre aziende: l’obiettivo per il 2012 è quello di avere adesioni da parte di 20 società, ciascuna con almeno 1 veicolo elettrico.
I costi? Inizialmente un’azienda deve mettere in conto una spesa di almeno 3.000 euro per acquistare e collegare alla rete elettrica una delle colonnine in grado di ricaricare una vettura alla volta in 6-8 ore. Quelle a ricarca più rapida (massimo un paio d’ore) sono ovviamente più care. A questa cifra va aggiunta una spesa mensile di noleggio o di leasing e quella relativa all’assistenza e alla manutenzione dell’infrastruttura, un minimo di 500 euro al mese. Poi c’è la spesa per la fornitura energetica.