Bene i conti di Fiat: nel corso del 2011, ha ottenuto buoni risultati finanziari, registrando un utile pari a 1,65 miliardi di euro, in rialzo di 1,43 miliardi rispetto al 2010 e in aumento rispetto a quanto si aspettavano gli analisti, ovvero profitti pari a 1,52 miliardi di euro. Ha contribuito agli utili il gruppo Chrysler, entrato a far parte del Lingotto a metà 2011.
Per il 2012 il Lingotto prevede un utile netto di 1,2 o 1,5 miliardi di euro e ricavi per oltre 77 miliardi di euro, e Chrysler guarda all’anno in corso con ottimismo, dal momento che la struttura del debito è ora migliore e la società è in grado di generare contante, secondo quanto sottolineato dall’amministratore delegato di Fiat-Chrysler Sergio Marchionne durante la conferenza tenuta per commentare i risultati di bilancio del quarto trimestre e in generale del 2011.
“Il 2011 è stato un anno positivo e speriamo che il 2012 lo sia altrettanto: sarà un anno di transizione, dobbiamo ancora fare fronte a costi precedenti e stiamo cercando di minimizzarne l’impatto”, specifica Marchionne. Intanto, Crysler ha contribuito per il periodo giugno-dicembre con ricavi di 23,6 miliardi di euro, mentre Fiat Spa ha chiuso il 2011 con ricavi di 59,6 miliardi di euro.
È la prima volta dal 1997 che Chrysler chiude un anno in utile netto: 14 anni, dunque, sono stati necessari per tornare a ricavare denaro e a iniziare a fronteggiare la perdita di 652 milioni registrata nel 2010. Nonostante la perdita di 551 milioni di dollari nel secondo trimestre 2011 per estingere il debito con il Tesoro americano e i governi canadesi, il gruppo guarda avanti e fa notare come il debito industriale netto sia stato quasi dimezzato a dicembre 2011 a 2,9 miliardi di dollari dai 5,9 miliardi di dollari dell’anno precedente.
Le vendite del 2011 del gruppo sono salite del 22% a 1,855.000 unità, con una quota di mercato negli Stati Uniti in aumento dal 9,2% dello scorso anno al 10,5% dell’anno appena conclusosi. Gli analisti guardano con fiducia al futuro di Crysler e plaudono ai risultati conseguiti, come ha sottolineato Richard Hilgert, analista di Moningstar: “un risultato straordinario. Non straordinario come il primo uomo sulla luna, ma su quel livello Chrysler è un ritorno sorprendente. Quando è emersa dalla bancarotta c’era molto scetticismo, ma la casa automobilistica ha dimostrato agli scettici che sbagliavano. Da quando ha delineato il proprio piano nel novembre 2009, Chrysler ha fatto tutto quello che aveva detto avrebbe fatto. C’è fiducia sul fatto che centri gli obiettivi 2012“.