Aeroporti Sardegna da record, ma a rischio chiusura

di Teresa Barone

16 Febbraio 2012 10:30

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Cresce il traffico aereo negli aeroporti sardi ma è piena crisi per i porti dell'isola: persiste il rischio declassamento.

Il 2011 si è concluso con un bilancio positivo per gli aeroporti della Sardegna, nei quali si è superata la soglia dei 7 milioni di passeggeri in transito sia su voli nazionali sia su voli internazionali. I dati riguardano i principali scali della regione, vale a dire Cagliari Elmas, Olbia Costa Smeralda e Alghero Fertilia, dove si sono registrati rispettivamente incrementi di traffico del 7,4%, 14% e 9,1%.

Il traffico aereo nei cieli dell’isola ha visto quindi una crescita notevole, basti pensare alla differenza tra le stime attuali e quelle del 2010 e, ancora di più, del 2000, caratterizzate da circa 3 milioni di viaggiatori in meno rispetto al 2011. Lo scalo di Olbia, inoltre, ha mostrato una crescita costante e molto più sensibile rispetto agli altri aeroporti, un dato ancora più interessante se si pensa alla crisi del traffico marittimo che sta coinvolgendo, invece, i porti dell’isola.

A fare da contrapposto alla crescita del traffico aereo, infatti, arrivano cifre critiche che informano su un calo del traffico via mare che ha visto la perdita di circa un milione e trecento mila passeggeri, e che riguarda in modo particolare il porto di Olbia (565 arrivi in meno rispetto al 2010).

A determinare questo declino delle tratte marittime è stato senza dubbio il caro tariffe dei traghetti, che si è aggiunto alle difficoltà causate dalla crisi economica: entrambi fattori che hanno pesato sul turismo sardo, come ha sottolineato l’assessore del Turismo Luigi Crisponi: “I numeri dei passeggeri in arrivo negli scali aeroportuali sono un dato utile a capire l’effettivo movimento in entrata nell’isola. La crescita esponenziale di tutti gli scali sardi, con la punta di Olbia, dove le conseguenze del caro traghetti si sono fatte sentire di più, è significativa del fatto che i nostri visitatori non hanno rinunciato alla vacanza in Sardegna, ma hanno trovato nuove vie d’accesso e hanno adeguato il tipo di vacanza al mercato, una vacanza con più ‘break’ durante l’anno e ‘last minute’, sfruttando le occasioni più vantaggiose. Nonostante una stagione ‘a ostacoli’, la Sardegna rimane una delle mete più ricercate dai turisti di tutto il mondo”.

I dati relativi al traffico nei cieli sardi, inoltre, si allineano con le stime nazionali rese note da Assaeroporti, secondo le quali il settore del trasporto aereo è stato caratterizzato da un trend in netta crescita per tutto il 2011. Per quanto concerne le aspettative future degli scali isolani, tuttavia, il panorama non è uniforme e mostra una sensibile disparità: se Cagliari Elmas è in fase di rinnovo, con il nuovo Terminal che sarà presentato durante la “Business Airport World Expo” di Cannes, prevista per il 22 e 23 febbraio, il quadro non è altrettanto roseo per Alghero Fertilia, penalizzato dalla politica di declassamento degli scali annunciata dal piano nazionale dei trasporti, attualmente al vaglio del Ministro Corrado Passera e determinante per il futuro di ben 24 aeroporti considerati complementari e pertanto esclusi dai finanziamenti nazionali.

Secondo il segretario generale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu, infatti: “Per il settore è previsto un declassamento di un numero di aeroporti di media grandezza, fra i quali Olbia, ed una vera e propria cancellazione di altri. Tra questi ultimi c’è, purtroppo anche l’aeroporto di Alghero che, insieme ad altri 23 scali definiti dal ministro ‘complementari’, verranno lasciati al loro destino”.