Accelerazione sulla banca dati nazionale degli appalti

di Roberto Rais

16 Febbraio 2012 13:00

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Banca dati nazionale degli appalti: fine dei documenti cartacei, le procedure di verifica dei requisiti dei candidati avverranno online.

Nessun documento cartaceo per la partecipazione alle gare pubbliche di appalto. E ancora, banca dati nazionale alimentata da soggetti pubblici e privati, esclusione dalle gare inferiore all’anno per le false dichiarazioni, gare pubbliche per la scelta dello sponsor per gli interventi sui beni culturali, e oltre 600 milioni di euro per gli interventi urgenti di ammodernamento e di messa in sicurezza degli istituti scolastici.

Il tutto, all’interno delle ultime novità contenute nel decreto Semplificazioni, che – tra i vari meriti – ha anche quello di spingere sul pedale dell’acceleratore sul fronte della banca dati nazionale per gli appalti pubblici e le concessioni.

Introdotta nel 2010 con una previsione del governo Berlusconi, rinvigorita dal recente supporto dell’esecutivo Monti, con decorrenza 1 gennaio 2013 la banca dati entrerà finalmente in vigore, contribuendo allo snellimento delle procedure tecnico amministrative, e al risparmio di oneri relativi. L’impulso semplificativo del governo Monti consiste principalmente nella previsione della totale messa online dei documenti e dei dati per la verifica del possesso dei requisiti di qualificazione dei concorrenti agli appalti pubblici, compresi – ovviamente – quelli utili per valutare la capacità economico – finanziaria e tecnico – organizzativa.

Tutti i documenti saranno acquisiti all’interno della banca dati nazionale dei contratti pubblici, gestita dall’apposita Autorità di Vigilanza, cui toccherà il compito di stabilire quali sono i dati utili alla partecipazione delle gare, concordando altresì le linee guida per la valutazione delle offerte.

In termini molto più concreti, dal 2013 gli amministratori pubblici non dovranno più domandare documenti cartacei per la verifica del possesso dei requisiti: i controlli saranno effettuati in maniera totalmente elettronica, per un’accelerazione delle procedure amministrative che dovrebbe portare a un risparmio (stimato) di 1,3 miliardi di euro ogni anno. Inoltre, tutti i soggetti pubblici e privati che hanno presso di sé dati e documenti sui requisiti di partecipazione alle gare, dovranno mettere tali elementi quantitativi e qualitativi a disposizione dell’Authority, consentendole quindi  di sfruttare sinergicamente le varie fonti documentali.

Nei prossimi mesi sono previste le opportune applicazioni per favorire il rispetto delle tempistiche previste dall’esecutivo.