L’amministratore delegato di Volkswagen, Martin Winterkorn, ha dichiarato che i risultati conseguiti nel 2011 dalla propria società sono in linea per consentire al gruppo di raggiungere gli obiettivi del piano industriale decennale, varato nel 2007, che dovrebbero permettere al brand tedesco di diventare il leader mondiale dell’auto entro la fine del 2018.
Il 2011 si è di fatti concluso con un fatturato record, in incremento di 25 punti percentuali su base annua a quota 159,3 miliardi di euro, con uno sviluppo positivo per 57 punti percentuali da parte dell’utile operativo, che ha di fatti toccato gli 11,2 miliardi di euro.
L’utile netto è invece balzato a quota 15,8 miliardi di euro, con una influenza non certo irrilevante della maxi plusvalenza di 6,6 miliardi di euro sulle opzioni delle azioni della Porsche. Il tasso di ritorno sul capitale investito è invece stato pari a 17,7 punti percentuali, il doppio del livello minimo stabilito dal consiglio di amministrazione.
Il manager Volkswagen ha poi precisato che la redditività del business auto è salita per tutti i marchi, sebbene su alcuni di essi vi sia ancora una contribuzione negativa (Seat, che ha tuttavia un obiettivo di ritorno all’attivo per il 2013). La locomotiva forte rimane invece Audi, con un utile superiore ai 5 miliardi di euro e un margine per le vendite superiore al 12%. Volkswagen cresce invece del 4% dei ricavi, ad esclusione dei 2,6 miliardi di euro generate dalla joint venture in Cina. La liquidità netta del settore auto ammonta inoltre a 17 miliardi di euro: un tesoretto che permetterà alla società di potersi muovere adeguatamente sul fronte delle acquisizioni internazionali (i nomi si sprecano, dalla Ducati alla Alfa Romeo, con la prima per la quale è stata presentata un’offerta).
I risultati finanziari, economici e commerciali di Volkswagen rendono felici anche i manager della società, che possono festeggiare il bilancio con un bonus piuttosto ingente: i compensi dei consiglieri di amministrazione sono infatti complessivamente raddoppiati a quota 70 milioni di euro, di cui ben 17 milioni di euro al solo amministratore delegato Martin Winterkorn. Soddisfatti anche i 90mila dipendenti della società, il cui bonus è stato pari a 7.500 euro: un discreto risultato per le proprie tasche, sebbene strida con l’evidenza, il comparare l’ammontare del bonus ai lavoratori dipendenti con quello di Winterkorn. Il dividendo per gli azionisti crescerà inoltre a quota 3 euro per azione, rispetto ai 2,20 euro precedenti.
Il 2012 sembra inoltre essersi avviato con il piede giusto, con uno sviluppo delle vendite di 7,7 punti percentuali nel corso dei primi due mesi, ma presumibili rallentamenti nei prossimi trimestri. Volkswagen desidera inoltre diversificare al meglio il proprio fatturato, recuperando quote di mercato nel Nord America: in tal senso, è presumibile attendersi una vera e propria battaglia commerciale con Fiat, che negli Stati Uniti sta cercando di finalizzare il proprio livello di penetrazione grazie al lavoro di Chrysler.