Febbraio 2012 non registra inversioni di tendenza e segna ancora un periodo in rosso per il mercato europeo dell’auto. Lo affermano i consueti dati ACEA, l’Associazione dei produttori europei.
Lo scorso mese, le immatricolazioni nell’Unione Europea e nell’EFTA (European Free Trade Association) sono state in totale 923.381, con una flessione del 9,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e dell’8% su base mensile.
In particolare, i Paesi dell’UE hanno registrato una flessione nelle vendite pari al 9,7%, toccando quota 888.878 immatricolazioni. Vertiginosi i cali delle vendite registrati nei Paesi più colpiti dalla crisi, Portogallo e Grecia, pari rispettivamente a 48,4% e 45,2%. Scarsi, pur se relativamente migliori, i risultati delle maggiori potenze economiche europee.
L’Italia nel mese in esame ha registrato una flessione del 18,9%, toccando quota 130.661 unità. Ancora più alta, e pari al 20,2%, la contrazione delle vendite in Francia (163.010 immatricolazioni registrate); migliori le performance di Gran Bretagna e Spagna, che hanno segnato rispettivamente -2,5% e -2,1%. In Germania le vendite sono state sostanzialmente invariate rispetto al mese precedente; la migliore prestazione l’ha avuta infine l’Estonia, che ha registrato una crescita del 29,7%. Molto differenti tra loro i risultati registrati dalle varie case produttrici.
Nell’area europea (27 Nazioni dell’UE e aderenti all’EFTA), Fiat Group Automobiles ha venduto 66.249 automobili, con un ribasso del 16,5% rispetto a febbraio 2011, guadagnandosi tuttavia una quota di mercato del 7,2%, contro il 6,9% del mese precedente e il 7,8% dello stesso periodo dello scorso anno. Nei soli Paesi dell’UE, Fiat ha registrato circa 46.600 nuove immatricolazioni, giungendo a una quota del 5,1%, +2,02 % rispetto a gennaio. Secondo un comunicato diffuso dal Gruppo, il risultato sarebbe “pesantemente condizionato dallo sciopero delle bisarche che sta generando lunghi ritardi nelle consegne delle vetture ai clienti”: il disservizio avrebbe causato a Fiat-Chrysler una perdita nelle vendite pari a 20.000 automobili.
Se il Gruppo Fiat si è posizionato solo al 6° posto, la maggiore quota sul mercato europeo se l’è aggiudicata Volkswagen con 23,9 punti percentuali e 220.799 vetture immatricolate (comunque in leggero calo); al secondo posto, con circa la metà delle quote (12,8%) e 118.381 auto vendute, PSA Peugeot Citroen e al terzo Renault, a quota 9,4%.