Internet è sempre più al centro del business di aziende e startup e oggi è il motore dell’economia attuale. Secondo le stime del Boston Consulting Group, se fosse un Paese, entro il 2016 sarebbe la quinta potenza economica mondiale, lasciandosi davanti solo USA, Cina, Giappone e India.
L’economia di Internet dei Paesi del G20 toccherà nel 2016 i 4,2 milioni di dollari: il Web è cresciuto moltissimo e tra 4 anni saranno attive ben 3 miliardi di persone connesse da vari dispositivi, come PC, laptop, smartphone, tablet, Smart TV e console. Metà della popolazione mondiale dunque navigherà in Rete, e ciò avrà un impatto enorme sulle economie dei Paesi.
Secondo il rapporto del Boston Consulting Group, le aziende che beneficeranno della spinta del Web saranno proprio quelle che investiranno nei prossimi mesi nei servizi online, che garantiranno loro una crescita del business del 22% rispetto a manager e professionisti che trascureranno questa opportunità.
Tra gli Stati del G20, un grande contributo arriverà dal Regno Unito: nel 2016, Internet varrà il 12,4% del prodotto interno lordo; alle sue spalle, la Corea del Sud (8%), la Cina (6,9%), l’Europa a 27 nel complesso (5,7%) e gli Stati Uniti (5,4%).
Tre miliardi di internauti tra quattro anni vorrà dire oltre un miliardo in più rispetto alla popolazione del Web nel 2010, ovvero una potenza economica della Rete da 4 miliardi e 200 milioni di dollari. Il balzo in avanti è dovuto soprattutto ai dispositivi mobile e ai social media come Facebook e Twitter, che stanno attirando sempre più utenza su Internet. Le aziende dovranno sfruttare dunque il campo mobile e i social network per garantirsi introiti maggiori e per aumentare le proprie vendite in maniera più rapida di coloro che invece non sono su Internet o che non lo sfruttano al meglio.