Mentre la riforma del lavoro prende forma, senza tuttavia placare le polemiche che ruotano intorno all’articolo 18, da parte del Ministro Elsa Fornero arrivano ulteriori dichiarazioni inerenti due delle questioni più delicate e discusse: il problema degli esodati e dell’occupazione giovanile.
Le due categorie sono senza dubbio tra le più coinvolte rispettivamente nella riforma del lavoro e nella nuova normativa che riguarda le pensioni, ma stando alle parole del Ministro del Welfare entrambe verranno tutelate attraverso iniziative mirate a limitare la disoccupazione in primis, ma anche a favorire gli esodati che rischiano di non percepire la pensione se il governo non interverrà per reperire le risorse necessarie.
La riforma deve essere innanzitutto finalizzata a valorizzare la forza lavoro giovanile, combattendo il precariato e favorendo le opportunità di impiego stabile: questo il monito di Mario Monti, che il Ministro del Lavoro ha affermato di voler seguire fino in fondo creando nuovi strumenti e strategie di Welfare: “Lavoro non è solo licenziamento o assunzione, noi vogliamo enfatizzare l’apprendistato per i giovani. È stato sempre usato come flessibilità in entrata, noi invece diciamo che se un’impresa fa un contratto di apprendistato allora ha l’obbligo di insegnare un mestiere. C’è un recupero di apprendimento professionale che può aiutare i giovani. Dobbiamo rendere i giovani economicamente indipendenti“.
Per quanto riguarda il problema degli esodati attualmente senza reddito, e senza l’assicurazione di poter percepire gli emolumenti nei tempi stabiliti, la volontà del governo quella di trovare una soluzione entro il prossimo giugno, tuttavia non viene messo in dubbio il principio base della riforma delle pensioni, vale a dire “L’allontanamento del rischio di crollo finanziario“. Stando ai dati resi noti dalla Cgil, inoltre, gli esodati sarebbero otre 200mila, cifra di gran lunga superiore alla stima iniziale fornita dai tecnici.
La riforma del lavoro è stata anche oggetto di discussione di un faccia a faccia tra il Ministro Fornero e Vivian Reding, vice presidente della Commissione Europea e Commissario Ue alla Giustizia, Diritti Fondamentali e Cittadinanza. Quest’ultima ha esortato il Governo italiano a proseguire con la nuova normativa in tempi brevi, sottolineando come: “Dalla riforma potrà venire un impulso importante all’economia e all’occupazione, una riduzione del lavoro nero e, quindi, un aumento del gettito fiscale e una diminuzione del debito”.