Audi acquista Ducati, confermando una notizia della quale vi avevamo anticipato qualche giorno fa come imminente e che ora riveste i canoni dell’ufficialità con le prime dichiarazioni dei nuovi proprietari, i quali si sono affrettati a ribadire la volontà di mantenere sostanzialmente “italiana” la società che costruisce moto, senza pertanto effettuare modifiche operative al marchio.
A vendere le quote di Ducati sono stati per il 70% la Investindustrial di Andrea Bonomi e per il 30% la Bs e il fondo pensioni Hospitals dell’Ontario. L’intesa raggiunta tra le parti dovrebbe ricalcare in buona parte quanto già avvenuto per la cessione di un altro storico marchio auto, quello Lamborghini, con mantenimento dell’impianto produttivo nella Penisola (anche in questo caso alle porte di Bologna), ma capitali, conoscenze ed esperienze tedesche.
Il lato positivo della vicenda sembra essere relativo all’impulso generativo della nuova proprietà, riconducibile a sua volta al gruppo Volkswagen, che dovrebbe poter garantire un supporto e un’espansione strategica sia nel breve che nel medio lungo termine. Il lato negativo è che invece, nonostante le rassicurazioni, da più parti giungono interrogativi sul futuro del brand (dubbi che dovrebbero tuttavia esser destinati a scomparire man mano che verranno diramate le intenzioni industriali della neoacquirente).
Secondo alcune indiscrezioni, alla Ducati, nelle vesti di direttore generale, potrebbe arrivare Luca De Meo, ex manager Fiat e attuale responsabile marketing della compagnia tedesca. Nulla è tuttavia ancora confermato.
Tornando alle dichiarazioni formali, registriamo quelle principali dell’azienda acquirente, che ha annunciato come “l’operazione (dopo l’approvazione da parte dei rispettivi consigli di amministrazione Audi e Volkswagen, ndr) verrà completata il prima possibile”.
Soddisfatto anche Bonomi, di Investindustrial, che precisa come “la decisione di Audi conferma la bontà della strategia di Investindustrial di investire in Italia, patria di molte aziende di valore che, se opportunamente guidate e sostenute, possono diventare brand globali di altissima qualità; Ducati è cresciuta molto sotto la nostra guida, grazie a un intenso turn-around industriale e a una spinta commerciale su nuovi mercati in rapida crescita. Siamo convinti che la società, nelle mani capaci di Audi, continuerà ad avere un futuro estremamente positivo e ricco di soddisfazioni per i clienti e per i lavoratori dell’azienda”.