L’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è aumentato dello 0,3% nello scorso marzo rispetto a quanto conseguito nel mese precedente, e del 2,7% rispetto al medesimo mese dello scorso anno. È quanto ha reso noto l’Istat tramite i dati diramati in queste ore.
Nello specifico, viene reso noto che rispetto a marzo 2011, gli incrementi sono del 2,5% per il mercato interno, dell’1,6% per quanto riguarda il mercato estero dell’area euro e del 2,7% per quello dell’area non euro.
Secondo quanto sottolineato dall’Istat, “il raggruppamento dei beni strumentali registra incrementi congiunturali nulli per il mercato interno e per quello estero area Euro; la variazione risulta positiva (+0,2%) per il mercato estero area non euro; in termini tendenziali l’indice aumenta dello 0,4% per il mercato interno, dell’1,2% per il mercato estero dell’area euro e dell’1,3% per quello dell’area non euro”.
Se dunque i prezzi dei beni venduti sul mercato sono aumentati sia a livello europeo che internazionale, il contributo maggiore alla crescita dell’indice dei prezzi degli stessi proviene dalla componente relativa al comparto energetico, che ha segnato un +1,6%, sia per l’area Euro che Esra Euro.
Invece, il settore per cui si rileva la crescita dei prezzi più alta è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, che hanno visto un incremento del 13% sul mercato euro e del 21,2% su quello estero.