Anche nel corso del mese di aprile il mercato auto italiano ha dovuto fare la personale conta con i “danni” derivanti dalla sfavorevole congiuntura locale e internazionale, in grado di contrarre in doppia cifra l’andamento delle vendite di tutti i principali brand continentali ed extra continentali.
A subire gli effetti maggiormente critici dell’attuale scenario sono state le compravendite di usato. Stando a quanto affermato da una recente ricerca diramata da CarNext, uno dei principali operatori italiani nel settore della commercializzazione di autoveicoli usati, il mercato dell’usato lordo (cioè, tenendo altresì in considerazione le c.d. minivolture, le permute che i commercianti vederanno, successivamente, ai clienti finali) avrebbe denotato una flessione del 18,94% su base annua.
Di fatti, analizzando i valori espressi in termini assoluti, nel corso del quarto mese dell’anno i passaggi di proprietà sarebbero stati 327.386, contro i 403.899 dello stesso mese dello scorso anno, con un passo indietro di 76.513 unità. Il mese di aprile è pertanto peggiore della media della prima parte del 2012, considerato che tra gennaio – aprile 2012 i passaggi di proprietà sono stati 1.408.227, contro 1.604.096 unità dello stesso periodo di un anno fa (-12,21%, o 195.869 unità).
Per quanto concerne i più gravi cali per singoli e specifici brand, il crollo più rilevante è quello della Bmw, con passaggi di proprietà pari a 13.011 unità, contro 18.763 dello scorso anno. Sul fronte delle perdite meno importanti (è comunque impossibile trovare un operatore con una contrazione delle compravendite in un’unica cifra) emerge la discreta tenuta di Nissan e Smart, con una flessione inferiore ai 15 punti percentuali.
Per quanto riguarda ancora le quote di mercato, il leader è ancora Fiat, con una quota pari al 25,5% per l’usato, e al 21,76% per il nuovo. Alle spalle del colosso torinese vi è Volkswagen (6,7% per l’usato, 8,14% per il nuovo) e quindi Ford (6,3% per l’usato, 6,21% per il nuovo). Completano la top ten, rispettivamente, Opel, Lancia, Mercedes, Renault, Bmw, Audi e Peugeot.
“E’ il risultato peggiore dall’inizio dell’anno” – ha commentato Franco Ottolini, direttore generale di CarNext (la società che ha rielaborato i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come sopra riportati) – “Oramai gli italiani stanno facendo attenzione a tutte le tipologie di acquisto. Anche l’auto usata al pari di quella nuova è colpita da questo clima di sfiducia. Dobbiamo sperare in un’inversione dell’indicatore della fiducia che faccia ripartire i consumi”.