Bankia in crisi, il governo spagnolo pronto a intervenire

di Carlo Lavalle

9 Maggio 2012 09:30

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Il gruppo bancario spagnolo Bankia crolla in Borsa e rischia di affondare e ha bisogno del soccorso governativo: pronti 8-10 miliardi di euro.

Il governo spagnolo è pronto ad intervenire per aiutare finanziariamente Bankia, tra i principali gruppi bancari del paese nata dalla “fusione fredda” di sette casse di risparmio.

L’istituto finanziario, che attraversa un momento di grande difficoltà per la sua esposizione nel settore immobiliare, dovrebbe subire un processo di ristrutturazione e avviare un piano di risanamento per rafforzare la governance e garantire la sua sopravvivenza, come si legge in un comunicato emesso dal Ministero dell’economia e della competitività.

Il governo guidato dal premier conservatore Mariano Rajoy ha però escluso in modo categorico un salvataggio di Stato annunciando che, dopo le dimissioni del presidente di Bankia Rodrigo Rato, il nuovo management dovrà presentare i suoi progetti alla Banca di Spagna utilizzando procedure e canali abituali.

Nel frattempo la situazione ha messo in allarme i circa 10 milioni di clienti della banca che hanno cominciato a chiamare in massa gli uffici preoccupati per i loro risparmi.

Di fronte a queste prime manifestazioni di inquietudine Luis de Guindos, ministro dell’Economia, ha cercato di tranquillizzare gli animi assicurando i correntisti sulle prospettive di Bankia, destinata, stando alla dichiarazione ministeriale, a mantenere un ruolo importante nel settore del credito spagnolo. Il prossimo presidente designato è stato già individuato nella figura di Jose Ignacio Goirigolzarri, ex amministratore del rivale Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA).

Secondo il quotidiano El Pais, Bankia, che detiene circa il 10% dei depositi spagnoli, sarebbe la più esposta al settore immobiliare tra le grandi banche spagnole, e avrebbe bisogno di 5-10 miliardi di euro per sanare il suo bilancio. In base alle notizie circolanti il piano messo a punto dal governo prevederebbe un iniezione di liquidità di 8-10 miliardi di euro.