Blitz della Guardia di Finanza a Siena nella sede della Banca Monte dei Paschi: nelle scorse ore, gli uomini delle Fiamme Gialle si sono presentati nella sede storica dell’istituto di credito ed è stata avviata un’indagine relativa all’acquisizione di Antonveneta.
Nello specifico, la Banca Monte dei Paschi è sotto indagine per presunta manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza, dicasi Banca d’Italia, circa le operazioni finanziarie necessarie al reperimento delle risorse per acquisire la banca Antonveneta e ai finanziamenti in essere a favore della medesima Fondazione, effettuati a partire dal 2007, in occasione della trattativa di acquisto dagli spagnoli del banco Santander, protrattasi sino al 2012.
“L’indagine riguarda l’aumento di capitale del 2008 per la parte del cosiddetto Fresh da un miliardo. L’ipotesi è di ostacolo all’autorità di vigilanza”. È quanto puntualizza in una nota Monte Paschi di Siena in merito alle perquisizione di questa mattina da parte della GdF, specificando che “la banca assicura come sempre la massima collaborazione e ribadisce la propria fiducia nella Magistratura”.
La Guardia di Finanza ha eseguito controlli sul sistema informatico dell’istituto, e ha chiesto ai dipendenti di non utilizzare computer e posta elettronica. Subito s’è vista una reazione negativa in Borsa, dove il titolo Mps ha perso il 7,5% a 0,23 euro.
Un vero e proprio terremoto, dunque, ciò che è accaduto in queste ore: le ipotesi di reato formulate dalla procura di Siena andranno verificate ma la situazione pare essere piuttosto complicata. Una perquisizione sarebbe anche stata effettuata nell’abitazione del presidente della Fondazione Mps, ovvero Gabriello Mancini.