Société Générale ha tagliato il proprio rating su Nokia, che passa ora da Hold a Sell, e il target sul prezzo da 3 euro a 1,80 euro, mentre le azioni sono crollate del 7,19% per giungere a quota 2,34 euro.
In base alle valutazioni effettuate dalla società di rating, è stato consigliato di vendere il titolo Nokia anche a questi livelli poiché, secondo la SecGen, “le cose continueranno a peggiorare”. Non si vede pertanto nessuno sbocco positivo per il gruppo di Espoo, il quale continua ad arrancare nel mercato della telefonia mobile nonostante il tentativo di focalizzare le proprie forze sul sistema operativo di Microsoft, Windows Phone.
Dal 10 aprile, Nokia ha registrato un ulteriore -34% a causa dell’ennesimo profit warning e gli analisti di Société Générale hanno notato che l’evoluzione del fatturato di Nokia, dal 2009 ad oggi, ha seguito da vicino quella registrata da Motorola a partire dal 2005. Durante questo arco temporale, le vendite di Motorola, ora controllata Google, sono diminuite del 58% nei cinque trimestri successivi al picco massimo di fatturato (a fine 2006) e quelle di Nokia sono calate del 52% dal punto più alto (fine 2010) sempre per un periodo di cinque trimestri.
Si prevede peraltro che le vendite di Motorola continueranno a diminuire di un ulteriore 50% nei prossimi due anni, pertanto SecGen stima per Nokia una medesima involuzione. “La caduta estremamente veloce dei ricavi della società richiederà ingenti oneri di ristrutturazione per ridurre le spese in linea con i minori ricavi”, spiegano gli esperti della banca, i quali evidenziano come una caduta ulteriore del gruppo finlandese potrebbe essere sufficiente a bruciare una considerevole parte della cassa e mettere a rischio la sopravvivenza della società.
“Al momento, questo rimane uno scenario alternativo al nostro caso base, ma non può essere ignorato”. Appare dunque evidente come Nokia debba metter in atto una nuova strategia per evitare conseguenze disastrose.