Monte dei Paschi di Siena ha inviato un comunicato stampa per diffondere i risultati registrati nel primo trimestre dell’anno, esaminati e approvati dal consiglio di amministrazione della banca.
Un importante traguardo raggiunto è il ritorno all’utile, che si è attestato a 54,5 milioni di Euro, in crescita rispetto agli ultimi tre mesi del 2011. Il risultato è comunque nettamente inferiore (-61,2%) rispetto ai 140,3 milioni del primo trimestre dello scorso anno. Nei primi tre mesi del 2012 i ricavi sono stati invece pari a 1503,8 milioni di Euro, in aumento dell’1,4% su base annua: un incremento, spiega la banca senese, dovuto “al contributo dell’attività di negoziazione e alla ripresa delle commissioni”.
Fra gennaio e marzo 2012 Mps ha guadagnato 38.600 nuovi clienti, con un tasso di acquisizione del 5,4%. Prosegue inoltre, annuncia il comunicato, il rafforzamento patrimoniale: il Tier1 ratio si è attestato all’11,3% (in lieve aumento, dello 0,2%, rispetto a dicembre 2011) e il Core Tier1 al 10,5%.
Altri dati forniti dalla nota aziendale sono quelli sulla raccolta diretta e indiretta, attestatesi rispettivamente a 137,3 miliardi di Euro, -6,1% rispetto a dicembre 2011, e 140,6 miliardi, in aumento del 4,5% a fronte dell’ultimo mese dello scorso anno. La banca presieduta da Alessandro Profumo ha infine diffuso i principali risultati consolidati relativi al Conto Economico: “margine di interesse a 893,5 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al quarto trimestre 2011”; “commissioni nette a 434,1 milioni, in ripresa del +6%” rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno; “attività di negoziazione a 140,1 milioni, in significativo aumento” e “oneri operativi a 845,1 milioni, in calo dell’1,2%” rispetto allo stesso periodo del 2011. Nonostante la chiusura del trimestre in positivo, comunque, Monte dei Paschi ha assistito a un ribasso delle azioni a Piazza Affari pari al 3,2%, fino a un valore di 0,218 Euro.
Nel commentare i risultati trimestrali, il nuovo amministratore delegato Fabrizio Viola (la cui nomina è avvenuta il 3 maggio), ha comunicato l’ipotesi dell’emissione di CoCo bond, obbligazioni ibride convertibili, a parziale copertura dei 3,267 miliardi di buffer di capitale richiesto dall’EBA entro giugno. “Questo è un progetto che stiamo studiando”, ha detto Viola, “con un confronto e una collaborazione pure da parte degli organismi di vigilanza, anche perché sarebbe la prima volta che un’emissione di questo tipo viene collocata sul mercato italiano”.