Facebook non sta ottenendo quel successo in Borsa che in tanti stimavano e in cui la società di Mark Zuckerberg credeva fortemente. Dopo infatti un avvio non propriamente positivo, con un debutto (venerdì) dove le sue azioni avevano registrato un minimo +0.61%, nella seconda giornata di quotazione al NASDAQ il titolo FB è crollato, segnando un -11%.
Nello specifico, le azioni Facebook avevano perso fino al 13,7% giungendo a quota 33 dollari, mentre la seconda seduta al NASDAQ è stata chiusa appunto con un calo dell’11%, con azioni a quota 34 dollari e bruciando circa 10 miliardi di capitalizzazione di mercato, ora scesa a 95 miliardi di dollari.
Se si considera che si è solamente al secondo giorno di quotazione, la flessione del social network più popolare al mondo è più che evidente ed è stata sottolineata anche dall’alto volume di scambi registratosi a Wall Street, quantificato in 52 milioni di titoli nei soli primi quindici minuti dall’apertura della seduta.
Gli investitori sentivano che non sarebbe stata una giornata propizia per il titolo FB e pertanto gli scambi si sono susseguiti continuamente, nel tentativo di perdere cifre meno significative. Rispetto al prezzo massimo toccato venerdì, nei primi minuti dopo il debutto in Borsa, ovvero di 45 dollari, la flessione è vicina al 25%.
Gli analisti suggeriscono un target sul titolo Facebook non oltre i 30 dollari, influenzato “da preoccupazioni per la crescita del gruppo e per le incertezze sulle sue entrate pubblicitarie, per i costi in aumento e i rischi insiti in acquisizioni”. Altri, invece, sono ancora più pessimisti e, ad esempio, Richard Greensfield di BTIG ha fornito una raccomandazione neutrale sul titolo, definendo la valutazione “non attraente” in seguito alle sfide che il gruppo di Mark Zuckerberg deve affrontare, soprattutto circa la monetizzazione proveniente dagli utenti che navigano sulla piattaforma tramite smartphone e tablet.
Quell’eccesso di ottimismo registrato in vista dell’Ipo di Facebook, è scemato nel giro di soli due giorni al NASDAQ. Bisognerà vedere cosa accadrà nei prossimi giorni, ma intanto nel mercato borsistico si respira aria di nervosismo.