Banca Network vicina al fallimento

di Carlo Lavalle

Pubblicato 15 Giugno 2012
Aggiornato 27 Gennaio 2023 14:41

logo PMI+ logo PMI+
Banca Network Investimenti è sull'orlo del fallimento: a rischio i conti dei clienti; ma altre 9 banche italiane sono in amministrazione controllata.

Sono 30.000 i clienti ad avere avuto il conto bloccato dai due commissari che governano la Banca Network Investimenti dopo che Bankitalia ha proposto l’amministrazione straordinaria dell’istituto dichiarata il 14 novembre 2011 con decreto del Ministero dell’Economia e della Finanza.

Niente più possibilità per l’utenza di ritirare soldi, di farsi accreditare lo stipendio, di pagare col bancomat o di ritirare la pensione. La Banca è sull’orlo del fallimento e a rimetterci sono i risparmiatori che si vedono privati di contante e servizi restando in apprensione per il destino dei loro averi.

Il provvedimento di commissariamento, che pone alla guida dell’istituto Giuseppe Bonsignore e Raffaele Lener, è arrivato in seguito alle difficoltà incontrate a partire dal 2009. Banca Network è stata creata a fine 2003 da Bipielle Net, diramazione della Banca popolare di Lodi di Giampiero Fioriani, coinvolto nelle vicende giudiziarie del caso Parmalat e Antonveneta, accusato di associazione a delinquere, truffa, appropriazione indebita e falso in bilanci.

Il suo modello di business è stato centrato sull’attività dei promotori finanziari. Attualmente, spiega Bankitalia, gli “organi straordinari di Banca Network Investimenti stanno definendo un piano di soluzione della crisi che, al fine di salvaguardare i diritti della clientela, contempla l’intervento della Consultinvest Sim e del gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna”.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore sono 10 le banche italiane su cui è stata applicata la procedura di amministrazione straordinaria che scatta, a tutela dei depositanti, quando la situazione di un istituto finanziario è critica ma non irreversibile.

Ecco l’elenco: Delta/SediciBanca spa (Bologna-Roma), Bcc di Cosenza (Cosenza), Cassa di Risparmio di Rimini (Rimini), Bcc di Tarsia (Cosenza), Bcc “Luigi Sturzo” di Caltagirone (Catania), Bcc di Altavilla Silentina e Calabritto (Salerno), Istituto per il Credito Sportivo (Roma), Banca Tercas – Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo (Teramo) e Bcc Monastir e del Sile (Treviso).