Fininvest, ricavi a 5,8 mld e utile a 7,5 mln

di Andrea Barbieri Carones

21 Giugno 2012 09:30

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Fininvest: nel 2011 fatturato a 5,8 mld (-1,4%) e utili crollati da 160 a 7,5 mln di euro; nel cda entra il Luigi Berlusconi al posto ddi Pier Silvio.

Un 2011 da dimenticare per la Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi che ha chiuso l’anno con ricavi in leggera flessione e utili in crollo verticale. Se il fatturato è sceso dell’1,4% fino a toccare i 5,8 miliardi di euro, gli utili sono passati dai 160 milioni di 2010 ai 7,5 milioni dell’ultima gestione, a causa di diversi fattori: dalle svalutazioni su alcune attività finanziarie come i titoli governativi greci detenuti da Mediolaanum (-30,5 milioni di euro la quota di competenza della holding), la partecipazione in Mediobanca (-14,8 milioni per quel che riguarda la quota detenuta da Mediolanum e -60 milioni per quella della capogruppo Fininvest spa).

L’assemblea, presieduta da Marina Berlusconi, ha deciso di non distribuire dividendo. La posizione finanziaria netta di Fininvest ha registrato un indebitamento in aumento rispetto al 2010, passando da 1,22 miliardi a 1,33 miliardi soprattutto a causa del 564,2 milioni di euro che l’azienda della famiglia Berlusconi ha dovuto versare alla Cir in seguito alla vicenda del Lodo Mondadori. In calo anche gli investimenti 2011, che sono passati dai 2,22 miliardi di 2 anni fa ai 1,92 miliardi dello scorso anno.

Una nota ufficiale spiega che Fininvest “si è mossa coerentemente con la strategia adottata per far fronte ad uno scenario così critico. Strategia che prevede una rigorosa e costante politica di contenimento dei costi mantenendo però un’attenzione estrema alla qualità dell’offerta”.

L’assemblea degli azionisti ha intanto confermato Marina Berlusconi al vertice del bcome presidente, Pasquale Cannatelli come CEO e Barbara Berlusconi, Bruno Ermolli, Ubaldo Livolsi, Roberto Poli e Salvatore Sciascia come consiglieri. Nel consiglio di amministrazione ci sono però delle variazioni, con l’entrata di Luigi Berlusconi (il 24enne figlio più giovane del presidente del Milan) al posto di suo fratello Pier Silvio, che è entrato a far parde del cda di Mediobanca, di Maurizio Costa (CEO Mondadori) e di Danilo Pellegrino.