Safilo ha appena sottoscritto insieme alle organizzazioni sindacali un accordo di solidarietà finalizzato alla gestione degli esuberi derivanti dal mancato rinnovo della licenza Armani per la produzione di occhiali.
In pratica, l’intesa comporta il ricordo allo strumento di solidarietà per un periodo di ventiquattro mesi e prevede, nello specifico, un aumento del livello di flessibilità e una serie di azioni di recupero di efficienza, che verranno attuate attraverso dei programmi di formazione e riqualificazione del personale, nonché attraverso degli investimenti selettivi.
Commenta l’amministratore delegato di Safilo, Roberto Vedovotto, quanto appena firmato: “La sottoscrizione di questo accordo rappresenta un passaggio fondamentale per Safilo e per tutti i suoi stakeholder, perché consente al Gruppo di affrontare le obiettive difficoltà derivanti dal mancato rinnovo di una licenza così importante con una soluzione che contempera le esigenze sociali, soprattutto con riferimento al mantenimento dei posti di lavoro, con le esigenze aziendali di competitività, efficienza e creazione di valore”.
L’accordo, sottoscritto a Roma presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, fa seguito al preliminare sottoscritto lo scorso 15 giugno e ne riprende integralmente i contenuti. Si basa sul presupposto che il “Made in Italy” rappresenta il focus del Gruppo Safilo.
In seguito al mancato rinnovo della licenza Armani, il Gruppo Safilo – società fondata nel 1934 in provincia di Belluno e fra i leader mondiali nella produzione e nella lavorazione di occhiali – aveva identificato mille esuberi sui siti produttivi italiani.