Auto, Marchionne: vendite a picco in Europa

di Andrea Barbieri Carones

3 Settembre 2012 14:00

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Mentre le vendite di auto in Italia segnano un -20% ad agosto, il CEO Fiat Marchionne incontra il premier serbo e si prepara a vedere Elsa Fornero.

Continua a peggiorare il mercato auto in Italia e in Europa, con dati che ad agosto hanno lasciato perplesso persino Sergio Marchionne, il CEO Fiat che sta sempre più puntando su Brasile e Stati Uniti per far quadrare i conti del’azienda.

“Il mese di agosto è andato molto male in Italia: a livello generale le vendite sono diminuite del 20% rispetto allo stesso periodo del 2011, quando i numeri furono già bassi. Per quanto negativi, i dati sono in linea con le previsioni effettuate a inizio anno e sono di tendenza diametralmente opposta rispetto a quanto sta avvenendo in Brasile e negli Stati Uniti dove le vendite di Fiat e delle altre marche sono andate in maniera positiva”.

Intanto il manager italo-canadese si è detto pronto a incontrare il ministro del Lavoro Elsa Fornero, facendo seguito a una richiesta manifestata il 23 di agosto dal titolare del dicastero, preoccupata dalle voci che volevano che Fiat fosse pronta a chiudere lo stabilimento di Cassino per adeguare la produzione alla (bassa) domanda, ma dando un duro colpo all’occupazione nella zona.

Nel frattempo, il CEO del gruppo Fiat Crhysler si appresta a incontrare il premier serbo Tomislav Nikolic per parlare del ritardo con cui il governo di Belgrado sta procedendo agli investimenti finanziari legati allo stabilimento auto di Kragujevac: qui, infatti, il Lingotto ha spostato parte della produzione di vetture assemblando la 500L, che da qui sarà esportata in tutto il mondo a partire dal 22 settembre.

“Bisogna risolvere i nodi che abbiamo con il governo serbo”, ha detto il manager. “Siamo a buon punto per la produzione di questa vettura: abbiamo fatto già un po’ di strada. La macchina sta uscendo bene e questo è l’importante”. Sul tavolo dei colloqui con il premier d’oltre Adriatico c’è in particolare la questione del ritardo relativo alla costruzione di una strada che congiungerà lo stabilimento con un’autostrada serba, facilitando così il trasporto delle auto una volta uscite dalla catena di montaggio.

Nel frattempo, le vendite registrate in Francia e in Spagna sono di segno opposto: mentre nel paese transalpino i dati indicano un -11,4% riferito ad agosto 2012 su agosto 2011 e di un -13% se si paragona il periodo gennaio-agosto 2012 con lo stesso periodo del 2011, in Spagna le cose sono andate diversamente visto che ad agosto le vendite di auto sono salite del 3,4% rispetto a un anno fa. Ma in questo caso la ragione va configurata nell’aumento dell’Iva dal 18 al 21% in vigore dal 1° settembre.