Moody’s, una delle principali agenzie di rating del mondo, ha rivisto l’outlook sul rating dell’Unione Europea, confermando il giudizio a “Aaa”, ma esprimendo un pessimismo di fondo sul prosieguo della vita della zona continentale. Le previsioni sul futuro dell’area sono state infatti declassate da “stabile” a “negativo“, con il preavviso che non potrà escludersi il possibile taglio del rating dei Paesi maggiori, Germania compresa, e il conseguente deterioramento del giudizio Ue.
Stando a quanto rilevato dagli analisti nelle ore successive all’annuncio, la mossa non sarebbe stata del tutto inattesa, ma contribuirà comunque a porre delle evidenti pressioni in capo alla Banca Centrale Europea, che nella riunione di giovedì dovrà fornire dettagli precisi su come intenda supportare l’economia dell’Eurozona, attraverso il programma di acquisto di titoli di Stato su cui il presidente Mario Draghi ha avuto modo di esprimersi pochi giorni fa, ricordando come non si tratti di un “aiuto” esplicito, se la compravendita avviene sul mercato secondario, per scadenze non superiori ai 3 anni.
Come già ricordato, la mossa di Moody’s è tutt’altro che inattesa: nello scorso mese di luglio l’agenzia aveva provveduto a modificare il rating di Germania, Olanda e Lussemburgo portandolo in negativo a causa degli effetti della crisi del debito sovrano europeo, e accomunando in tal modo le previsioni di tale trio a quelle di Francia e Regno Unito.
Tenendo in considerazione che, da sole, Germania, Francia, Regno Unito e Olanda rappresentano quasi la metà di tutte le entrate di bilancio dell’Unione Europea, la scelta di declassare l’outlook dell’intera area ne è derivata in maniera quasi naturale. La stessa Moody’s ha voluto in merito precisare come il rating dell’Ue non possa che essere particolarmente sensibile alle eventuali variazioni dei rating di questi Paesi membri, anticipando che – nell’ipotesi di un taglio del giudizio su tali economie, anche il rating da Aaa dell’Unione Europea potrebbe subire una contestuale revisione al ribasso.
Tuttavia, Moody’s ha anche aperto una speranza per l’elaborazione di uno scenario positivo, ricordando che se le prospettive sui quattro Paesi principali dovessero tornare stabili, allora anche le prospettive dell’intera Ue passeranno a un più equilibrato giudizio.