La Commissione europea ha presentato una proposta per un sistema di monitoraggio unico delle banche che sarebbe a carico della Bce, la Banca Centrale Europea. È stata presentata oggi in quel di Strasburgo davanti al Parlamento europeo.
In pratica, se approvata la proposta definitivamente, la Bce sarà responsabile per la stabilità finanziaria delle banche facenti parte dei paesi dell’Eurozona, a patto che la stessa metta a punto un regolamento che garantisca “l’integrità del mercato unico” e che assicuri “coerenza nella supervisione delle banche di tutti i 27 stati membri dell’Unione Europea”, inclusi dunque anche quelli al di fuori dell’Eurozona.
La Bce avrà dunque un mandato di controllo su circa 6mila banche della zona Euro e stabilirà un meccanismo di adesione per i paesi al di fuori dell’Eurozona. L’entrata in vigore per la proposta è per l’1 gennaio 2013, dunque a partire da quella data l’autorità bancaria europea potrà decidere – se desidera – di assumere la supervisione di un istituto di credito.
C’è un però: dopo qualche ora dalla proposta della Commissione Ue, dalla Germania si alzano i primi paletti ed è Angela Merkel a farlo: la cancelliera tedesca ha immediatamente cercato di depotenziare la proposta della commissione poiché, a suo parere, “la Bce non può supervisionare tutte le banche europee”.
Secondo la Merkel, la necessità di sorvegliare le banche dell’eurozona deve essere svolta “sulla qualità” e non “sulla quantità”, così come ha proposto la Commissione Ue. In Germania i manager delle banche regionali e delle casse di risparmio, nonché i partiti, temono con questa mossa di perdere le numerose tutele pubbliche che furono messe in discussione dall’Antitrust europeo, a quei tempi guidato da Mario Monti.