Il consiglio di amministrazione di Eni ha tenuto una riunione interna nelle scorse ore e ha deliberato un anticipo sul dividendo 2012: attribuirà agli azionisti 0,54 euro per ogni azione posseduta.
Ai possessori di ADRs registrati entro il 26 settembre 2012 verrà offerto un acconto sul dividendo di 1,08 euro per ogni ADR, che sarà pagabile il 9 ottobre 2013. Tale provvedimento è stato deliberato sulla base della situazione contabile di Eni al 30 giugno 2012, che ha chiuso il trimestre con un utile netto pari a 2119 milioni di euro.
Su Eni si abbattono però gli effetti del lodo arbitrale che vede il gruppo guidato da Paolo Scaroni alla società olandese GasTerra: «Sulla base della decisione arbitrale e in attesa dell’esito delle richieste di riduzione del prezzo contrattuale avanzate da Eni in base ai due contratti sono state riviste le stime utilizzate per lo stanziamento dei fondi relativi ai successivi periodi di riferimento e di fornitura per il periodo 2005-2012 (il lodo notificato si riferisce al 2003-2006, ndr). Complessivamente è stata rilevata una rettifica negativa del prezzo di acquisto per circa 44 miliardi di metri cubi per forniture avvenute tra il 2005 e giugno 2012». Ha così spiegato la società nella nota diffusa nelle scorse ore al termine della riunione del CdA.
Per quanto riguarda l’acconto di 53 centesimi di euro per azione sul dividendo 2012, è stato confermato con stacco cedola il prossimo 24 settembre e pagamento a partire dal 27 dello stesso mese. «L’acconto sul dividendo è stato deliberato – sottolinea Eni – sulla base della situazione contabile al 30 giugno 2012 della capogruppo che chiude con l’utile netto di 2.119 milioni di euro», recependo così gli effetti del lodo arbitrale.
Al dividendo non compete alcun credito d’imposta ed è soggetto a ritenuta a titolo d’imposta.