Chrysler ha firmato il nuovo contratto di lavoro con il sindacato Canadian Auto Workers, che rappresenta gli 8mila lavoratori impiegati nei 3 stabilimenti a nord del confine con gli Stati Uniti, situati a Windsor, Brampton e Etobicke.
La firma sull’accordo – dalla durata di 4 anni – mette fine alle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro di migliaia di dipendenti assunti presso i siti produttivi canadesi dei 3 grandi costruttori auto del Michigan, vale a dire General Motors, Ford e, appunto, Chrysler: mentre nel caso delle prime 2, la ratifica era arrivata nelle settimane passate, nel caso dell’azienda guidata da Sergio Marchionne ci è voluto più tempo.
Soddisfatti soprattutto i dipendenti, che nel 90% dei casi hanno votato sì all’accordo (contro l’82% di Ford e il 73% di GM), che prevede un bonus immediato di 3mila dollari canadesi (pari a poco più di 2mila euro) e un altro importo di circa 1.500 euro all’anno per i successivi 3 anni, volto a coprire il tasso di inflazione e il minor potere d’acquisto della moneta.
“Questo accordo rappresenta un successo per tutte e due le parti” ha detto il presidente CAW, Ken Lawenza. “Per l’azienda significa riuscire a mantenere fissi i costi di produzione visto che non sono stati sottoscritti aumenti salariali ma solo somme forfettarie che andranno nelle tasche dei lavoratori e fissate in 9mila dollari canadesi in 3 anni cui si aggiungerà un altro bonus alla nuova scadenza. Le trattative sono state più difficili rispette a quelle delle altre 2 aziende auto americane, visto che la situazione finanziaria di Chrysler non è così buona come quella di Ford e di General Motors.
Il sindacato ha precisato inoltre che l’accordo firmato mira anche a proteggere i benefit pensionistici. Altro punto chiave del contratto riguarda i turni di lavoro, che rimarranno inalterati. Ci saranno delle variazione sulla paga oraria dei nuovi assunti, che scende da 24 a 20 dollari l’ora mentre per toccare i 34 dollari l’ora serviranno 10 anni invece dei 6 previsti oggi.