Le principali banche italiane hanno superato l’esame di verifica dell’Eba sul raggiungimento dei requisiti di capitale imposti dall’Authority e che avevano l’obiettivo di raggiungere entro lo scorso 30 giugno. Tutte, tranne Monte dei Paschi di Siena.
A superare l’esame Eba sono state Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Popolare e Ubi Banca, istituti che hanno dimostrato di aver raggiunto un Core Tier 1 superiore alla soglia richiesta del 9%. Scendendo nello specifico, Intesa San Paolo ha presentato un Core Tier 1 del 10,1% con un eccesso rispetto ai livelli richiesti pari a 3,298 miliardi di euro; UniCredit, del 9,68% con un eccesso di capitale di 359 milioni di euro; Banco Popolare del 9,61% con un eccesso di 350 milioni e Ubi Banca del 9,24% con un eccesso di 181 milioni di euro.
Mps non ha invece raggiunto gli obiettivi e superato l’esame per via di un Core Tier 1 del 7,2% e una carenza di capitale di 1.728 milioni di euro.
Andrea Enria, il presidente dell’Autorità bancaria europea, ha così commentato quanto registrato: “Le banche europee hanno compiuto progressi significativi nel rafforzamento delle loro posizioni patrimoniali e per rafforzare la resistenza complessiva del sistema bancario europeo”. Enria aggiunge poi che “le banche sono ora in una forma migliore per finanziare l’economia reale, ma devono continuare a seguire il sentiero tracciato dal nuovo contesto normativo”.
Oltre all’italiana Monte dei Paschi di Siena, anche altre tre banche non hanno superato gli stress test di Eba: si tratta delle cipriote Cyprus Popular e Bank of Cyprus, e della slovena Nova Kreditna Banka Maribor.