Ansaldo Energia: cordata italiana in arrivo

di Teresa Barone

15 Ottobre 2012 07:30

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Una cordata italiana guidata da FSI acquisirà il 30% di Ansaldo, mentre i sindacati chiedono al Governo di bloccare la cessione in mani estere.

Una cordata italiana sarebbe pronta a rilevare una significativa quota di minoranza di Ansaldo Energia di Finmeccanica: lo annuncia una nota dell’azienda sottolineando come si tratti di una manifestazione di interesse non vincolante e congiunta che ha come protagonisti il Fondo Strategico Italiano di Cassa Depositi e Prestiti, il gruppo Energia Brescia (sotto la gestione del Gruppo Camozzi e comprendente i gruppi Niboli, Omr, Atb, Streparava e Gabeca), Acciaierie Venete e l´imprenditore Davide Usberti.

Dalla cordata italiana potrebbe scaturire un accordo vincolante nel breve termine per l’acquisizione del 30% di Ansaldo Energia, partecipata al 55% da Finmeccanica e al 45% dal fondo First Reserve, potenzialmente in grado di estendersi in futuro.

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La nota diffusa dalla società dice infatti che: “FSI e gli imprenditori industriali intendono formalizzare una manifestazione di interesse congiunta e non vincolante, e verificare con Finmeccanica la sussistenza delle condizioni per giungere ad un accordo vincolante nel breve termine“.

Un’ipotesi che consentirebbe al gruppo energetico genovese di restare italiano e, aspetto non secondario, permetterebbe a FSI di avere un ruolo strategico dominate all’interno della holding senza tuttavia acquisire quote di controllo. Intanto, sempre nelle stesse ore in cui si è fatta avanti la cordata nazionale per Ansaldo, la Fiom ha chiesto al Governo di impedire a Finmeccanica di cedere l’azienda, soprattutto in vista dei potenziali partner stranieri: “La decisione di svendere la parte civile di Finmeccanica rischia di influire negativamente sui livelli occupazionali e di impoverire quel po’ di sistema industriale che è rimasto in Italia. In queste ore trapelano indiscrezioni sulla possibile entrata di Siemens nel capitale azionario di Ansaldo Energia. Siamo quindi di fronte al pericolo che uno dei principali concorrenti internazionali di Ansaldo ne diventi proprietario solo per l’ostinata intenzione dei vertici di Finmeccanica di vendere a tutti i costi“.