Una sentenza del TAR del Lazio rigetta il ricorso di Alitalia relativo alla decizione dell’Antitrust che obbligava la compagnia aerea italiana a liberare 8 slot sulla rotta Milano Linate-Roma Fiumicino (4 in cascuna direzione), aprendo di fatto alla concorrenza questa ambita tratta.
Ma andiamo con ordine: ad aprile, l’autorità aveva sancito che i 22 voli in una direzione e i 22 nell’altra operati dal vettore guidato dal CEO Andrea Ragnetti fossero una palese violazione delle norme sulla concorrenza. E 4 di questi voli dovevano essere operati anche dalle altre compagnie – Meridiana fly, Blue Panorama, easyJet, Vueling – che nel frattempo si erano dette disponibili a subentrare ad Alitalia.
Dal canto suo, il vettore aereo nato nel 2008 dalle ceneri della vecchia compagnia aveva sempre sostenuto che su questa tratta la concorrenza maggiore fosse fatta da Trenitalia, che con l’introduzione dell’alta velocità ferroviaria tra Milano e Roma riduceva a 3 ore il tempo impiegato tra le due città, rappresentando de facto un temibile concorrente al punto che – dati alla mano – su quella rotta i passeggeri che sceglievano l’aereo erano in drastico calo a vantaggio proprio del treno.
Ma il TAR ha dato torto ad Alitalia che, sic stantibus rebus, dovrà fare spazio ad altri entro il 28 ottobre prossimo, data fin dal principio stabilita dall’Antitrust come data di apertura alla concorrenza. La compagnia è stata anche condannata a pagare le spese processuali. Nei prossimi giorni sono attese le motivazioni della sentenza. Intanto, però, Alitalia è in attesa del responso di un altro ricorso amministrativo da lei avanzato e volto a chiedere l’annullamento della decisione dell’Antitrust che prevede che la compagnia debba liberare 4 coppie di slot su Milano Linate nelle fasce orarie più appetibili e frequentate, che sono al mattino e nel tardo pomeriggio.
La notizia della sentenza del TAR arriva a 24 ore di distanza dalla comunicaizone del piano industriale di Alitalia, che prevede il taglio di 690 dipendenti e un risparmio di 30 milioni di euro ogni anno.