Cala ancora il fatturato di Nokia, che per il sesto trimestre consecutivo vede i propri risultati in perdita, con cifre al ribasso nonostante il titolo in Borsa abbia guadagnato valore nella seduta di ieri. L’azienda finlandese, per anni al vertice mondiale nel settore dei telefoni cellulari, ha chiuso il terzo trimestre del 2012 con una perdita di 969 milioni di euro (contro i 695 milioni previsti dagli analisti), mentre esattamente un anno fa aveva chiuso con un rosso di “appena” 68 milioni di euro.
A guardare i dati con ottimismo, tuttavia, si vede che la perdita del trimestre luglio-settembre 2012 è stata inferiore a quella del periodo aprile-giugno 2012, quando forse l’azienda toccò il fondo con un eloquente -1,4 miliardi di euro. La liquidità, invece, è passata da 4,20 miliardi di fine giugno a 3,6 miliardi al 30 settembre.
E sono stati proprio questi numeri da capogiro a portare alla decisione drastica di tagliare oltre 10mila posti di lavoro in tutto il mondo e a trasferire in Oriente la produzione fino a quel momento situata nella madrepatria Finlandia.
Il dato del fatturato, invece, si può guardare da una duplice angolatura: se nel terzo trimestre dell’anno i ricavi hanno toccato quota 7,2 miliardi in diminuzione rispetto agli 8,98 miliardi del corrispondente periodo del 2011, la cifra è in aumento rispetto ai 6,93 miliardi stimati dagli analisti che forse pensavano che il crollo della vendita di smartphone fosse ancora peggiore di quanto è stato in realtà. Tra luglio e settembre, comunque, Nokia ha dimezzato le vendite rispetto a un anno fa anche a causa del Lumia, il telefono cellulare costruito in partnership con Windows che è stato consegnato in 2,9 milioni di esemplari rispetto ai 4 milioni registrati nel trimestre precedente.
A livello generale, l’azienda finlandese ha venduto 83 milioni di telefoni mobili, rispetto ai 106 milioni del terzo trimestre 2011. Evidentemente la forte concorrenza di Apple e Samsung si fa sentire dopo più di 10 anni in cui Nokia era stato l’indiscusso leader di mercato. I cellulari con il sistema oeprativo Windows Phone di Microsoft non hanno incontrato i favori della clientela e gli smartphone Nokia hanno segnato un forte calo di vendite: da 16,8 milioni di esemplari del terzo trimestre 2011 si è passati ai 6,3 dei mesi scorsi.
Il CEO Stephen Elop, comunque, ha reso noto la sua soddisfazione almeno per i risultati della telefonia mobile e della rete wireless di Nokia Siemens, che per lo meno ha registrato un utile operativo di 182 milioni di euro contro una perdita di 114 milioni di un anno prima.