Grecia: senza scontrino, non si paga

di Andrea Barbieri Carones

26 Ottobre 2012 14:30

logo PMI+ logo PMI+
In Grecia il governo vuole autorizzare i clienti di esercizi pubblici e imprese a non pagare il conto se non viene rilasciato lo scontrino fiscale.

L’ultima misura antievasione fiscale viene dalla Grecia: se i clienti di ristoranti, negozi, centri commerciali, aziende o supermercati non riceveranno lo scontrino saranno autorizzati ad andarsene senza pagare. Anche nel Paese del Partenone, dunque, il governo punta a risollevare l’economia e ad aumentare le entrate dello Stato attraverso il recupero delle tasse non pagate da imprese o cittadini disonesti o comunque in forte crisi.

Questo provvedimento – che un giornale ellenico definisce come “unico al mondo nel suo genere” – fa parte di un’insieme di misure volte a ridare fiducia ai consumatori, che sono ancora in fase di discussione tra i rappresentanti dell’esecutivo. Bar, negozi e ristoranti dovranno anche evidenziare nei loro menu o sulla porta d’ingresso questo nuovo diritto dei consumatori.

I negozi al dettaglio di beni di tutti i tipi dovranno esporre due liste separate con il prezzo di ogni articolo al netto dell’Iva e il prezzo finale comprensivo di Iva. Le misure da attuare sono comunque numerose, visto che gli addetti ai lavori in sede comunitaria ritengono che il debito pubblico di Atene anche sei prossimi 7-8 anni raggiungerà livelli record: se in base ai dati di Eurostat nel secondo trimestre del 2012 era pari al 150,3% del PIL, nel 2020 sarà attorno al 137%

E’ per questo motivo che il provvedimento legato all’obbligatorietà dello scontrino – e al relativo diritto del consumatore di non pagare se questo non venisse rilasciato – è solo uno degli 89 di cui si sta discutendo e che si spera di portare al più presto al voto del Parlamento. Ma un decreto legge lo potrebbe rendere efficace già dalle prossime settimane.

Fino a questo momento, però ogni tentativo di imporre la legge fiscale è risultato vano, dato che spesso imprese e consumatori si mettono d’accordo per evadere l’Iva attraverso sconti.