In calo i risultati di Italcementi: nei primi 9 mesi del 2012, infatti, l’azienda italiana di materiali da costruzione ha visto una diminuzione degli utili, passati da 105 milioni di euro a 17,1. Al ribasso anche il fatturato, sceso del 4,4% fino a 3,39 miliardi di euro (un anno fa erano 3,55 miliardi).
Il margine operativo lordo ha toccato invece i 500,5 milioni di euro contro 565,2 milioni del periodo gennaio-settembre del 2011, pari a una diminuzione dell’11,4%. Il risultato operativo dei primi 3 trimestri è stato di 159,8 milioni, con una diminuzione del 34% rispetto ai 242 milioni fatti registrare nell’analogo periodo del 2011.
Andando ad analizzare i singoli mercati in cui opera la società fondata nel 1864, si vede come a fronte di perdite che hanno riguardato le attività esercitate in Italia, in Francia, in Belgio, in Spagna e in Egitto, si contrappone un discreto successo derivante dagli ordini effettuti in Thailandia e in Asia e da una sostanziale tenuta delle vendite in nord America.
Sul peggioramento dei risultati operativi aziendali hanno gravato da un lato la diminuzione dei volumi complessivi e dall’altro l’incremento dei costi dell’energia in alcuni Paesi e minori proventi realizzati dalla gestione delle quote di CO2. A pesare dall’altra parte in modo positivo c’è la il fattore prezzi e soprattutto il contenimento dei costi fissi, che quando entreranno a regime porteranno a risparmi di circa 160 milioni di euro.
I risultati approvati da cda mostrano che anche il settore del cemento e clinker (il componente base del primo) ha effettuato vendite in tutto il mondo di 34,6 milioni di tonnellate in diminuzione del 7,3% rispetto allo scorso anno. “I risultati dei primi 9 mesi del 2012 – spiega una nota dell’azienda con sede a Bergamo – sono stati bilanciati dalla dinamica dei prezzi di vendita che ha avuto un impatto positivo sui risultati, così come le misure di riduzione dei costi fissi“. Per quanto riguarda il futuro, gli analisti di Italcementi ritengono che il margine operativo che si registrerà nel quarto e ultimo trimestre del 2012 “sarà in linea con quello dello scorso anno, anche se a livello complessivo l’intero 2012 porterà risultati inferiori all’intero 2011“.